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Palazzo Pilo Boyl

Palazzo Pilo Boyl

Uffici di rappresentanza,aule, sale riunioni, uffici amministrativi e laboratori di ricerca per le Scienze Sociali: la nuova sede della Scuola Superiore Sant'Anna, inaugurato a maggio 2024.


Palazzo Pilo Boyl: aprire nuove possibilità

La nuova sede di Palazzo Pilo Boyl si sviluppa su tre piani e presenta una distribuzione degli ambienti disposti attorno al giardino interno.
Il piano terra ospita la reception, alcuni uffici amministrativi e sei aule destinate a lezioni, seminari, workshop e conferenze. È presente anche una grande sala studio. In particolare le caratteristiche ‘scuderie’ del Palazzo sono state trasformate in una prestigiosa aula grazie al contributo della Fondazione Il Talento all’Opera. 
Al primo piano si trovano le sale di rappresentanza. Sul lato dell’edificio che si affaccia su via Santa Cecilia, in particolare, si colloca la sala della musica, un ambiente affrescato affacciato sulla terrazza che corre lungo tutti gli ambienti del primo piano. A questo piano si trovano anche la sala del Consiglio d’Amministrazione, gli uffici del Rettorato e della Direzione Generale, la sala Presidi, Prorettori e Nucleo di Valutazione. Nella porzione di immobile affacciata su Via Fucini ha sede il Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima.
Il secondo piano dell’edificio, lato via Santa Cecilia, ospita uffici e laboratori di ricerca dell’Istituto di Economia


La storia del Palazzo

La zona in cui sorge Palazzo Pilo Boyl ha origini legate a quelle del monastero di San Michele in Borgo. Le prime notizie risalenti all’edificato da cui è sorto il Palazzo risalgono ai primi anni del XII secolo, nell’ambito territoriale della vicina cappella di Santa Cecilia, fondata nel 1102.
Nel 1518 il Palazzo fu acquistato dalla famiglia della Seta che, nel periodo mediceo, esercitava un notevole peso politico nella società; Palazzo Pilo Boyl divenne così un luogo d’incontro per i maggiori esponenti dell’epoca.
La famiglia della Seta, che abitò il Palazzo sin dalle sue origini, ha mantenuto nei secoli un ruolo di spicco nella storia di Pisa, partecipando a vicende politiche di rilievo nazionale.
Nel corso dei secoli il Palazzo è stato interessato da interventi di ampliamento verso l’interno dell’abitato a partire dal primo nucleo allineato su via Santa Cecilia. Inoltre, nel tempo sono stati adeguati gli apparati decorativi ai gusti dell’epoca, soprattutto negli ambienti di rappresentanza, conferendo loro maggiore pregio. All’interno rinomati artisti, tra cui i giovani fratelli Melani, eseguirono ricche decorazioni ad affresco su soffitti e pitture murali; all’esterno gli spazi furono ornati con ampie terrazze, fontane ed elementi lapidei.

A fine Settecento Giuseppe della Seta Bocca Gaetani realizzò un teatrino, poi trasformato nel 1818 in sala da musica a doppio volume con ballatoio e architettura lignea per volontà del conte Alamanno Agostini Venerosi della Seta (1797-1844).
Tra gli ultimi interventi edilizi di maggior rilievo, nell’Ottocento vi furono il completamento del fabbricato su via Fucini, già via Cacciarella, la realizzazione delle scuderie e l’ampliamento del giardino interno: infatti, nel Piano Regolatore di Pisa del 1871, il complesso assume la consistenza attuale.
Il Palazzo è rimasto residenza della famiglia Agostini Fantini Venerosi della Seta dal 1818 al 1961; alla morte di Agostino Agostini Fantini Venerosi della Seta passò al nipote Luigi Pilo Boyl, successivamente al conte Vittorio Pilo Boyl di Putifigari e infine alle sue figlie. La famiglia ha mantenuto quindi la proprietà del Palazzo, attualmente della dott.ssa Alessandra Boyl, la quale ne ha promosso il restauro, rendendolo funzionale alle esigenze della Scuola.

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