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CARDIOLOGIA: DAL 22 AL 24 GIUGNO LA SCUOLA SANT’ANNA OSPITA IL CONFRONTO SULLE PIU’ AVANZATE CONOSCENZE SCIENTIFICHE CON IL CONVEGNO “HEARTODATE2017”

Data pubblicazione: 18.06.2017
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Il rischio cardiovascolare, la malattia coronarica con il pericolo dell’infarto e della morte improvvisa, le aritmie cardiache, prima fra tutte la fibrillazione atriale, le cardiomiopatie, lo scompenso cardiaco, via finale comune di tutte le malattie cardiovascolari, sono i temi del convegno “HearToDate2017”, in programma tra giovedì 22 e sabato 24 giugno 2017 alla Scuola Superiore Sant’Anna. Le più le più avanzate conoscenze scientifiche nell’approccio quotidiano alla persona cardiopatica saranno presentate anche attraverso il contributo di economisti, filosofi politici, ingegneri. Il convegno coincide con alcuni “compleanni” eccellenti, come i 30 anni della Scuola Superiore Sant’Anna, i 10 della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio e i 50 dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR e costituisce anche l’occasione per rendere omaggio, il giorno dell’apertura, alla figura di uno scienziato a cui il sistema universitario e della ricerca di Pisa deve molto: Luigi Donato. Alla sua intuizione si deve l’idea lungimirante di un “ospedale di ricerca” incentrato sulle malattie cardiovascolari e alle direzioni della Scuola Superiore Sant’Anna e della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio che hanno instaurato un legame su temi come formazione e innovazione nella cura e nella ricerca clinica delle malattie cardiovascolari. Proprio la “Lezione di Luigi Donato” è il titolo dell’intervento di Salvatore Settis, ex direttore della Scuola Normale Superiore, in programma alle 17.00 di giovedì 22 luglio, nell’aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna, subito dopo l’apertura dei lavori, affidata agli interventi dei rappresentanti e dei massini esponenti di numerose istituzioni. Intervengono; Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna;  Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna; Marco Filippeschi, sindaco di Pisa; Luciano Ciucci, direttore generale della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio; Enrico Bonari del Centro per la Medicina e la Cardiologia Traslazionale; Domenico Laforenza, presidente dell’area di ricerca CNR di Pisa; Giuseppe Figlini, presidente dell’ordine dei medici di Pisa.

Il convegno passa in rassegna l’attualità della diagnosi e della cura in ogni ambito della cardiologia e le prospettive dal punto di vista dell’innovazione tecnologica e nel processo di diagnosi e di trattamento, senza perdere di vista la centralità del paziente. Docenti e ricercatori di Scuola Superiore Sant’Anna, Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, Università di Pisa si confronteranno anche sulla cosiddetta “medicina di iniziativa” e con i rappresentanti delle istituzioni che coordinano le attività sul territorio di Pisa e nei suoi ospedali.

Tra gli argomenti principali si segnalano lo screening del rischio e della malattia cardiaca prima dell’evento, la prevenzione, le più aggiornate tecniche diagnostiche, come l’uso dell’imaging avanzato multimodale, la terapia farmacologica interventistica e cardiochirurgica più avanzata della cardiopatia ischemica, dello scompenso, della valvulopatia aortica e mitralica. Accanto a questo aggiornamento clinico, il convegno propone un dialogo interdisciplinare, con la partecipazione (tra i numerosi relatori) del direttore dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR Giorgio Iervasi, di economisti specializzati nel management della sanità come Sabina Nuti, di filosofi politici come Alberto Pirni e di ingegneri come Massimo Bergamasco, tutti della Scuola Superiore Sant’Anna. Da loro ci si attende un contributo su ricerca, merito in sanità, etica della cura e impatto della realtà virtuale che modificherà l’ospedale di domani.

L’organizzazione del convegno, coordinato dai cardiologi dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna Michele Emdin e Claudio Passino e da numerosi molti dei responsabili clinici della Fondazione Toscana Gabriele Monasterio. “Da questo convegno – sottolineano Michele Emdin e Claudio Passino – aspettiamo il passo avanti necessario per rivendicare un maggiore sforzo dalla comunità clinica scientifica come dagli amministratori della sanità, finalizzato ad implementare le più avanzate conoscenze scientifiche nell’approccio quotidiano al malato cardiopatico”.

Il programma è disponibile in allegato