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DIRITTO PARLAMENTARE: LECTIO MAGISTRALIS DI EX PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI LUCIANO VIOLANTE IN APERTURA DEL SEMINARIO “DISCUTERE LE LEGGI, OGGI”

Data pubblicazione: 26.03.2017
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La lectio magistralis dell’ex presidente della Camera dei Deputati, Luciano Violante, ha aperto la nuova edizione del seminario di diritto parlamentare, che vede come referente scientifico il prorettore vicario e docente di diritto costituzionale Emanuele Rossi, intitolata “Discutere le leggi, oggi” e promossa dalla Scuola Superiore Sant'Anna, dalla Scuola Normale Superiore, dalla Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica, dal Parlamento Europeo e dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative regionali. Le lezione inaugurale di Luciano Violante ha toccato i temi della rappresentanza parlamentare e del funzionamento delle istituzioni politiche. Ha messo l'accento sulle criticità del sistema elettorale, non nascondendo la sua preferenza per il sistema uninominale.

Il cosiddetto Italicum ha infatti creato collegi di circa 750.000 abitanti, di una dimensione pari a una città otto volte più grande di Pisa. “Come è possibile che il meccanismo della rappresentanza funzioni?”, si è chiesto l’ex presidente della Camera dei Deputati, che ha poi aggiunto: “La legge elettorale Calderoli ha creato uno squilibrio nella rappresentanza notevole. Ha prodotto un nuovo ceto parlamentare inadeguato ad affrontare la sfida del lavoro nelle Camere, la discussione nelle aule e il compromesso.

“Il problema della rappresentanza - ha sottolineato Luciano Violante - è particolarmente delicato perché pensate che oggi, su 945 parlamentari, solo 104 sono stati impegnati in più di 3 legislature. Quindi, 841 parlamentari non hanno mai fatto attività parlamentare in vita loro, non hanno mai incontrato i ‘portatori d'interesse’, non hanno vissuto lo scontro della campagna elettorale".

L’ex presidente della Camera dei Deputati ha messo in guardia da quella che ha definito “psicolegislazione”, cioè la tendenza ad approvare provvedimenti sull'onda dell'emotività legata a fatti di cronaca, senza riflettere in maniera adeguata sul merito o sui problemi giuridici in campo, oppure ad affidarsi in maniera eccessiva all'attività dei giudici che divengono gli arbitri della vita politica nazionale. Allo stesso modo, la conflittualità nelle aule parlamentari “avviene non per decidere ma per rappresentare". “Il disordine che talvolta si crea in aula - ha aggiunto Luciano Violante - è un'esigenza di rappresentanza, per dimostrare che sono diverso da quell'altro, tanto per cominciare. [...] Mi è capitato, quand'ero presidente della Camera, nel corso di un ostruzionismo abbastanza pesante da parte di un gruppo d'opposizione, di chiamare il capogruppo: ‘Scusa, che cosa volete?’. La risposta è stata ‘vogliamo un'intervista in tv’. Ed ecco che l'ostruzionismo parlamentare finiva”.

Nella foto: da sinistra il prorettore vicario e docente di diritto costituzionale Emanuele Rossi e l’ex presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante.