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    Data pubblicazione
    Fri, 12/16/2011 - 10:23
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    "La biorobotica e le nuove tecnologie per il mare": mostra all'Acquario di Livorno per scoprire i prototipi e i robot marini dell'Istituto di BioRobotica

    Nell’ambito de “La Primavera della Scienza 2013”, l’Acquario di Livorno e il Centro di Ricerca sulle Tecnologie per il Mare e la Robotica Marina dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna presentano Martedì 18 giugno la mostra “La biorobotica e le nuove tecnologie per il mare”, dalle 14.00 alle 19.00 (Auditorium).

    Chi visiterà l’Acquario di Livorno avrà automaticamente diritto di accesso alla struttura e potrà vedere in mostra nell’Auditorium della struttura gli ultimi prototipi e i robot marini Octopus, Octo-Prop e PoseiDRONE realizzati dal Centro di Ricerca sulle Tecnologie per il Mare e la Robotica Marina.

    Alle ore 15.00 ed alle ore 17.00 i ricercatori del Centro ed un rappresentante dell’Acquariologia dell’Acquario di Livorno interverranno con un breve talk per una sintetica presentazione dell’iniziativa, della collaborazione tra le due realtà e dei progetti portati avanti dal Centro. Saranno illustrati gli studi e i progetti di ricerca alla base della realizzazione di tecnologie innovative per la biorobotica e la robotica marina.

    Si tratterà di un vero e proprio “Viaggio tra ingegneria e biologia marina: l’acquario dei robot”, i cui protagonisti saranno i robot, bio-inspirati e sviluppati seguendo come modelli animali e organismi acquatici.
    Lo studio di specie marine come polpi, meduse e diverse specie di pesci è fonte di inspirazione per lo sviluppo di robot in grado di validare ipotesi scientifiche sulla fisiologia dei sistemi viventi e introdurre soluzioni ingegneristiche innovative con applicazioni nel settore della robotica marina, per il monitoraggio ambientale, l’esplorazione e la manutenzione dell’ambiente acquatico.

    In particolare, il Centro di Ricerca sulle Tecnologie per il Mare e la Robotica Marina con i progetti Octopus, Octo-Prop e PoseiDRONE studia il polpo, un animale con capacità motorie, sensoriali e di comportamento uniche. Totalmente privo di strutture rigide, il polpo è capace di passare in aperture molto strette, ha otto braccia capaci di ruotare, allungarsi e flettersi in tutte le direzioni. Allo stesso tempo, è dotato di una struttura muscolare unica che gli permette di variare la propria rigidezza, e può all’occorrenza esercitare notevoli forze o manipolare oggetti con estrema precisione.

    Lo studio del polpo ha portato alla realizzazione di nuove tecnologie e materiali per la robotica “soft”, come pure alla progettazione e realizzazione di un “Soft robot” subacqueo con capacità motorie di locomozione su varie superfici, di nuotata per propulsione e di manipolazione.
    L’innovazione nell’uso della tecnologie di robotica “soft” sviluppate durante i progetti Octopus e Octo-Prop, come pure la loro ottimizzazione con PoseiDRONE, permetteranno lo sviluppo di robot in grado di raggiungere la zona operativa navigando agevolmente attraverso ambienti anche non strutturati e inaccessibili ad operatori umani o robot tradizionali, e potranno essere usati anche a contatto con fondali, rettili o infrastrutture subacquee per compiti di esplorazione ed intervento, nello specifico ambito della salvaguardia ambientale e dei fondali costieri.

    Per maggiori informazioni sul Centro di Ricerca sulle Tecnologie per il Mare e la Robotica Marina, visitate le pagine dell'Istituto di BioRobotica.

    Data pubblicazione
    Fri, 06/14/2013 - 09:03
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