Sant’Anna School and Scuola Normale Superiore continue to dominate the rankings in Italy according to the British THE Times Higher Education World University Rankings 2020. It is global university league table to judge research-intensive universities across each one of their core missions: teaching, research, international outlook, citations and knowledge transfer. This 2020 Times Higher Education World University Rankings includes 45 Italian universities; as well as being ranked first and second place in Italy, Sant’Anna School and Scuola Normale Superiore , have been ranked 149^th (Sant’Anna) and 152^nd (Normale)  is in the global top 200.

Students and families rely on university rankings to make their college attendance decisions. Two years ago, the two Higher Education institutions in Pisa joined with Scuola IUSS - Pavia to form a Consortium and promote intellectual collaboration and innovative programs for students, and the national and global communities they serve. Both Sant’Anna and Normale climbed 4 and 9 places respectively. Their performance is much better. Last year the THE World Univeristy Rankings covered 1,258 universities, this year the rankings included 1,396 institutions across 92 countries.

The 2020 Times Higher Education World University Rankings used 13 carefully calibrated performance indicators to provide the most comprehensive and balanced comparisons. Sant’Anna School places among the top 100 based on the impact of research and knowledge transfer (indicator “Industry Income”). It has been ranked 84^th when using the indicator assessing the third mission capacity building that extends community engagement beyond business and economic aspects including social, environmental and cultural dimensions. The Scuola Normale Superiore has been ranked 72^nd based on the indicator of teaching quality. It continues to enjoy a remarkably consistent performance (it jumped 9 places) also when evaluated according to the international student ratio and the number of citations.

Teaching quality and research output are typically cited by students as matters of great importance when comparing Higher Education institutions. Infact, the THE World University Rankings measure institutional research quality using the total number of citations received by all (at least 1,000) papers produced by the institution across a five-year period by the number of faculty members at that institution. This means that Sant’Anna and Normale, as small (and young) universities, need to “normalize” their research citations and have them measured differently (even though they have been ranked 4^thand 5^th globally) to others from larger institutions.

Sant’Anna School Sabina Nuti and Scuola Normale Superiore Luigi Ambrosio added their comments: “The THE World University analysis ranks the global university context rather than individual universities and we are proud they have reaffirmed our position as leading institutions. Our success is in large part due to our research activities and knowledge transfer innovation as crucial aspects of high quality teaching. Sant’Anna and Normale, as a Consortium of public institutions,  contribute to government and civil society working to improve research output and the effectiveness of public service for talented students.  We perform a wide range of roles, responsibilities and activities that link universities to the rest of society adding value to our national economic performance”.

“In Italy, our challenge is to increase investment in research and development combining our university educational role with knowledge transfer. Despite the low level of Italian public education spending (especially if compared to educational opportunities in Germany and France), our actual performance levels have remained constant or even improved. This means 45 Italian universities can play a crucial role in the economic growth of our country. In strengthening our collaboration, we can compete in global education market providing accountability for public investment in research and improving our academic reputation”.

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La Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore si confermano i primi due atenei in Italia secondo una delle più accreditate classifiche internazionali, THE Times Higher Education World University Rankings 2020, diffusa dalla rivista britannica indipendente specializzata nella valutazione e nella comparazione dei sistemi universitari internazionali. Gli atenei italiani che rientrano nel ranking sono 45, con Scuola Superiore Sant’Anna in prima posizione e Scuola Normale Superiore in seconda.  

Nella classifica riferita al 2020 - è pensata per le famiglie e gli studenti che si iscriveranno ai corsi universitari nel prossimo anno - le Scuole universitarie superiori di Pisa, da due anni riunite in Federazione di cui fa parte anche la Scuola IUSS di Pavia, occupano a livello mondiale la 149esima posizione (Sant’Anna) e la 152esima (Normale). Entrambe migliorano la performance e salgono, rispettivamente, di 4 e di 9 posizioni rispetto all’edizione 2019 del THE World University Rankings. Si tratta di un risultato che risulta ancora più apprezzabile a livello mondiale, considerando che le università valutate sono salite da 1258 a 1396, distribuite in circa 90 paesi.  

Tra i parametri che hanno contribuito al successo della Scuola Superiore Sant’Anna, si segnalano il trasferimento tecnologico (parametro “Industry Income”) che la vede tra i primi cento atenei al mondo. Per la capacità di contribuire alla nascita di imprese spinoff e per i brevetti, più in generale per la cosiddetta “terza missione” delle università, la Scuola Superiore Sant’Anna si attesta in 84esima posizione al mondo. La Scuola Normale Superiore si conferma tra le prime cento università al mondo, 72esima, come qualità della didattica (parametro Teaching). Notevole anche il miglioramento per quanto riguarda la percentuale di studenti internazionali, così come l'aumento delle citazioni, che testimonia il rilievo della ricerca alla Scuola Normale e spiegano l’avanzamento di 9 posizioni nella graduatoria generale.

Il THE World University Rankings è una delle classifiche considerate più autorevoli e attendibili e tra le ragioni compaiono i parametri propedeutici alla valutazione. Ad esempio, prese in considerazione soltanto le università dove docenti e ricercatori siano autori di almeno mille pubblicazioni negli ultimi cinque anni su riviste scientifiche ad alto impatto. Oltre al trasferimento tecnologico e al livello dell’insegnamento, gli analisti di THE valutano la qualità della ricerca (“Research”), l’impatto delle citazioni scientifiche (“Citations”), l’internazionalizzazione dello staff accademico (“International outlook”), con metodi di ponderazione per limitare i diversi dimensionamenti delle università. La Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore sono comunque penalizzate dal confronto con istituzioni accademiche di dimensioni notevolmente maggiori, visto che per esempio il numero di citazioni non viene normalizzato in base alla “taglia” degli atenei, pur svettando ai primi posti al mondo (quarto e quinto, per l’esattezza) nella recente classifica del THE sulle “piccole università”.

Il commento congiunto della rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna Sabina Nuti e del direttore della Scuola Normale Superiore Luigi Ambrosio.

“Il THE World University Rankings premia anche in questa edizione la qualità delle nostre istituzioni. È incoraggiante constatare come gli atenei valutati continuino ad aumentare da un’edizione all’altra e come, nonostante questo incremento, la Scuola Superiore Sant’Anna e la Scuola Normale Superiore riescano ad avanzare nella graduatoria: si tratta quindi di un doppio successo. Ci gratifica constatare come siano riconosciuti la qualità della ricerca, l’impatto dell’innovazione e del trasferimento tecnologico e, dunque, il valore che queste attività rivestono per la formazione degli allievi. Sant’Anna e Normale sono due istituzioni pubbliche, oggi federate, diverse per storia ma complementari dal punto di vista scientifico, accomunate dal tratto distintivo di contribuire, per missione, alla valorizzazione del merito a tutti i livelli, quale volano di sviluppo per il nostro ‘Sistema Paese’ e non soltanto”.

“Il livello di finanziamento universitario in Italia, da anni, risulta essere non certo equiparabile a quello di paesi come la Germania o la Francia. Tutto il sistema universitario soffre di questo cronico sottofinanziamento della ricerca. Pur con queste premesse, Sant’Anna e Normale guadagnano posizioni con le migliori realtà a livello mondiale e anche le 45 università del nostro paese in classifica dimostrano che c’è possibilità di fare Sistema. L’auspicio è che questi risultati, nostri come degli altri atenei italiani, possano facilitare nuove politiche di bilancio per la formazione universitaria e la ricerca scientifica”.

I risultati competi del THE World University Rankings sono disponibili qui