Somalia, l’Italia (con Pisa in prima fila) contribuisce alla costruzione di un futuro di “pace sostenibile”
Proseguono le attività internazionali di alta formazione condotte dalla Scuola Superiore Sant’Anna. Dopo la tappa in Cina, con il corso per i poliziotti che saranno impegnati nelle missioni di peacekeeping dell’Onu, da sabato 14 dicembre la Scuola Superiore Sant’Anna organizza a Il Cairo (Egitto) il corso per i funzionari della missione dell’Unione africana in Somalia (AMISOM).
A questa missione, di cui fanno parte circa 10mila soldati africani, circa 200 poliziotti e circa 300 civili, è stato affidato di recente il compito di aiutare la Somalia nella fase di transizione che la dovrà portare verso un periodo di “pace sostenibile”. Su richiesta dell’Unione Africana, la Scuola Superiore Sant’Anna collaborerà alla formazione dei funzionari di questa importante missione: si aggiunge così un nuovo, importante riconoscimento all’attività condotta da Andrea de Guttry, Ordinario di Diritto internazionale dell'Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant’Anna attraverso l’ “International training programme for conflict management” nato nel 1995.
“La Scuola Superiore Sant’Anna – commenta Andrea de Guttry - è stata scelta per questo delicato ed importante incarico, non soltanto per l’esperienza ormai quasi ventennale nell’organizzazione di corsi di alta formazione per il personale che lavora nelle missioni internazionali in aree del mondo ad alto rischio, ma anche perché qui sono state condotte molteplici ricerche sulla Somalia e sull’impegno della comunità internazionale per riportare la pace nel martoriato paese africano. Non a caso, il prossimo numero della Rivista “Itpcm International Commentary” curata proprio dalla Scuola Superiore Sant’Anna – aggiunge de Guttry – e prossimo all’uscita sarà dedicato per intero alla situazione in Somalia e alle prospettive del processo di riconciliazione nazionale in atto”.