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    Inaugurate il 13 gennaio le nuove edizioni di cinque Master universitari della Scuola Superiore Sant'Anna

    Sono cinque le nuove edizioni dei Master universitari della Scuola Superiore Sant’Anna inaugurate durante la cerimonia di martedì 13 gennaio. Gli allievi che frequenteranno i corsi di alta formazione appena inaugurati diventeranno specialisti a cui sarà affidato il compito di guidare e di indirizzare l’innovazione delle aziende; che gestiranno in maniera efficiente e sostenibile le risorse ambientali; che medieranno i conflitti e che garantiranno il rispetto dei diritti umani; che si specializzeranno, laureati in medicina, nella chirurgia cardiaca e nella diagnostica ecografica.

    L’offerta didattica, che fa riferimento agli Istituti di Management, Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) e Scienze della Vita, appare ricca e presenta, come tratti unificanti, l’alta qualità didattica garantita dai docenti, interni e di prestigiose istituzioni italiane e internazionali, nonché l’ormai consolidata collaborazione con enti, aziende, istituzioni che contribuiscono a mantenere alto e qualificato il livello di placement. Quest'ultima caratteristica rende particolarmente appetibili i Master della Scuola Superiore Sant’Anna, i cui costi di iscrizione sono spesso coperti per intero da numerose borse di studio.

    La prima parte della cerimonia di inaugurazione del 13 gennaio ha visto la partecipazione del Rettore Pierdomenico Perata e del Delegato all’Alta formazione Andrea de Guttry, a cui sono stati affidati gli interventi di apertura. L’intervento centrale, dedicato all’interdisciplinarietà e, in particolare, a come questa caratteristica può essere applicata all’alta formazione, è stato tenuto da Stefano Cappa, docente di Neuroscienze e responsabile della Classe accademica di scienze biomediche e coordinatore dell’attività didattica post lauream dello Iuss (Istituto Universitario Studi Superiori) di Pavia, che si è appena federato proprio con la Scuola Superiore Sant’Anna. Dopo la relazione di Stefano Cappa è iniziata la seconda parte, di carattere tematico.

    Per i due Master attivati dall'Istituto di Management, MAINS (Management, Innovazione e Ingegneria dei Servizi) e GECA (Gestione e controllo dell'Ambiente:management efficiente delle risorse) la cerimonia di inaugurazione ha visto un programma dedicato al rapporto tra innovazione e sostenibilità. E’ intervenuto il Presidente del Gruppo Loccioni, Enrico Loccioni, su “Innovazione e sostenibilità per sviluppare lavoro e conoscenza”; è seguita una tavola rotonda con rappresentanti di aziende partner dei due Master dell'Istituto di Management, con il Presidente di Acque SpA, Giuseppe Sardu; il Presidente di Geofor, Paolo Marconcini; il Direttore tecnologia e innovazione di Ibm Italia, Fabrizio Renzi; il Responsabile di Open Innovation Research di Telecom Italia, Gabriele Elia.

    Il Master in Human Rights and Conflict Management (MAHRCM) ha celebrato l’avvio della sua 13esima edizione accogliendo una nutrita componente di studenti internazionali provenienti da paesi come Somalia, Armenia, Russia e Brasile. La cerimonia di inaugurazione ha previsto la consegna della borsa di studio in memoria di Gualtiero Fulcheri, alto funzionario delle Nazioni Unite, che ha preceduto una sessione intensiva di orientamento a cura del Direttore Andrea de Guttry, della Coordinatrice e dello staff. Le lezioni sono iniziate con alcune delle attività più interattive e mirate allo sviluppo di competenze come "team building" e "career coaching", che, tra le altre, hanno contribuito a decretare il successo del Master e a formare professionisti di eccellenza nel settore della tutela dei diritti umani e della prevenzione, della mitigazione e della risoluzione dei conflitti.

    I due Master in Medicina promossi dall’Istituto di Scienze della Vita vantano caratteristiche uniche in Italia: il Master in ecografia clinica e applicazioni in nefrologia, organizzato con la Scuola Siumb di ecografia in nefrologia di Pisa, è un percorso formativo di eccellenza nell’ambito della diagnostica; il Master in cardiochirurgia, realizzato insieme alla Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, si sta accreditando come un riferimento internazionale nell’ambito delle tecnologie microinvasive.

    Data pubblicazione
    Wed, 01/07/2015 - 10:55
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    "L' Europa è/e il nostro futuro": a Firenze la giornata evento 2011 del POR CReO

    Il 18 Novembre 2011 a Firenze presso il Teatrino Lorenese della Fortezza da Basso si torna a parlare di progetti di sostegno alle imprese, alla ricerca industriale e al trasferimento tecnologico. "L' Europa è/e il nostro futuro": questo il titolo della giornata evento 2011 del POR CReO, il Programma Operativo Regionale finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), uno tra i più importanti programmi europei con il quale la Regione Toscana sostiene i progetti di investimento delle imprese e degli enti pubblici.

    Obiettivo generale è la promozione di uno sviluppo qualificato, nell'ambito di un quadro di sostenibilità ambientale, da perseguire attraverso il potenziamento della competitività delle imprese e di tutto il "sistema Toscana" e la conseguente crescita dell'economia e dei posti di lavoro.

    E, come sempre, quando si parla di progetti di qualità, il Sant'Anna è di casa: tra le eccellenze progettuali che saranno mostrate in occasione dell'evento, infatti, ben due vedono coinvolta la Scuola.

    • Il progetto IPERMOB del prestigioso Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione): un sistema di navigazione che consente di visualizzare informazioni in tempo reale sul traffico cittadino, di decidere il percorso per andare a lavoro ottimizzando i tempi, che avvisa in caso di incidente o di lavori, consigliando la strada da seguire per evitare file interminabili.
    • MECHANUGA: il progetto, a cui la Scuola partecipa come Organismo di Ricerca, attraverso il PERCRO (Perceptual Robotics Laboratory) che afferisce al TeCIP, prevede, come risultato finale, la costruzione e validazione di un dimostratore costituito da un macchina per il sollevamento e movimentazione merci attrezzata con ausili tecnologici specifici che ne consentano l’uso in sicurezza da parte di operatori con disabilità motorie.

    Le eccellenze progettuali che saranno illustrate sono alcuni dei progetti realizzati o in fase di realizzazione finanziati con le risorse dell’asse I del POR CReO (ricerca industriale, innovazione, trasferimento tecnologico, nuova imprenditorialità), che interessano i settori della sanità, delle energie rinnovabili, della sostenibilità ambientale, dei trasporti e della mobilità intelligente, nonché progetti innovativi che toccano il settore dell’organizzazione delle imprese.

     

    Data pubblicazione
    Wed, 10/26/2011 - 13:45
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    Istituto Confucio: una tavola rotonda su Matteo Ricci

    Si terrà lunedì 22 novembre alle ore 10 in aula 6 la tavola rotonda Contemporary Social Sciences and Matteo Ricci’s Legacy in occasione dell’anno dedicato a Matteo Ricci. Fra i relatori la Prof.ssa Barbara Henry, con l'introduzione “Social Sciences and Hermeneutics: A Play of Mirror”. L'incontro è organizzato dall'Istituto Confucio.

    In allegato, la locandina con i dettagli dell’evento.
     

    Data pubblicazione
    Fri, 11/05/2010 - 11:07
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    Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, Circo Massimo

    In occasione della Festa dell'Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, al Circo Massimo è stata allestita un'area espositiva con i mezzi ed i materiali della Difesa.
    Il Centro Stefanini ha partecipato all'esposizione nello stand di OTO Melara, proponendo la piattaforma robotica cingolata TRP1-B dotata di braccio robotico per manipolazione remota di oggetti pericolosi. Durante la visita inaugurale da parte delle autorità, lo stand è stato visitato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Ministro della Difesa On. Ignazio La Russa.

    Data pubblicazione
    Tue, 11/10/2009 - 11:49
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    Devozione e tecnologia nella “nuova” icona della Madonna di San Luca: un'applicazione multimediale per i non vedenti, da “guardare”, “toccare” e “ascoltare”

    Fede, devozione e tecnologia si fondono per permettere ai non vedenti, ma non soltanto a loro, di “guardare, di “toccare” e di “ascoltare” la veneratissima icona della Madonna di San Luca custodita nel Santuario che domina Bologna grazie a un’applicazione multimediale. Un rilievo di nuova generazione, pensato come un oggettodisegnato” su un sottolissimo foglio in marmo di Carrara, sarà messo a disposizione dei fedeli grazie al decisivo contributo di Mnemosyne, associazione culturale che opera nell’ambito del Laboratorio di Robotica Percettiva (PERCRO) dell’Istituto Tecip della Scuola Superiore Sant’Anna.

    La nuova icona, in realtà un’applicazione multimediale all’avanaguardia, sarà presentata lunedì 3 dicembre alle 11.00 nella Basilica di San Luca, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. L’icona è stata realizzata nell’ambito di un progetto di inclusione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, per favorire “l’integrazione delle disabilità attraverso la cultura” ed è stata finanziata per intero da Pelliconi S.p.A, grazie all’interessamento dell’Amministratore delegato Marco Checchi. L’ideazione e la progettazione sono state curate da Mnemosyne mentre la figura della Madonna è stata intagliata nel marmo da Model Idea S.r.l. di Massa.

    Mnemosyne ha inoltre coordinato il processo tecnico e in particolare ha realizzato la modellazione grafica del bassorilievo che rappresenta la trasposizione tridimensionale dell'icona della Madonna di San Luca. Nel complesso, i lavori sono stati diretti da Franco Faranda, coordinatore del progetto presso la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna. Alla cerimonia di lunedì 3 dicembre presenzieranno il Direttore Regionale Carla di Francesco, il Governatore del Distretto Lions 108 Tb Antonio Bolognesi, insieme a una delegazione dei ricercatori dell’Associazione Memosyne del Laboratorio di Robotica Percettiva, che hanno seguito la nascita di questa nuova icona multimediale. La presentazione dell’opera sarà curata da Alessandra de Rosa Poggi, Presidente del Comitato Distrettuale Lions 108Tb per la salvaguardia e per la promozione del Patrimonio Artistico e Culturale.

    La “nuova” e accessibile Icona, con un sottile rilievo di 5 mm e riprodotta a grandezza naturale, garantirà una visione ravvicinata dell’opera, custodita in una struttura artistica, fisicamentelontanarispetto ai fedeli che affollano la Basilica di San Luca, al punto che non possono valutarne con esattezza le dimensioni. L’Icona è “accessibile” ed è anche un’applicazione multimediale, da guardare ma anche da toccare e ascoltare. Grazie al tatto, agli occhi e all’aiuto della parola sarà agevole ripercorrere il percorso di un’opera che segna una storia ormai lunga oltre 900 anni.

    L’accessibilità per i non vedenti è una delle linee guida che hanno seguito i ricercatori dell’Associazione Culturale Mnemosyne nel ricostruire l’immagine della Madonna e la fruibilità delle opere d’arte, per tutti, è un tema che li appassiona molto. “La partecipazione delle persone che presentano abilità differenti alla vita culturale – spiegano – è fondamentale. L’assistenza fisica è una necessità per sopravvivere, ma la partecipazione alle dinamiche culturali è un modo per vivere e per essere vivi”. La fruizione dell’icona non è riservata soltanto alle persone non vedenti, in quanto il rilievo tattile offre la possibilità di guardare l’immagine nella sua integrità fisica, priva cioè dei danni che il tempo ha segnato sull’Icona originaria: è stato infatti ricostruito il viso del Cristo Bambino insieme al motivo a rilievo del fondo che, sull’opera originale, si presenta lacunoso. Esplorando con le dita l’immagine i fedeli si potranno soffermare sui volti levigati nel marmo con una finitura diversa rispetto alle vesti, per consentire un’immediata percezione delle diverse aree dell’Icona.

    Sarà possibile individuare le dimensioni e la posizione della Madre e del Figlio, indugiare sulla grande mano della Madre che indica il figlio, soffermarsi sul suo volto e scoprirne gli occhi che guardano perennemente, mentre con la mano ci invita a volgere l’attenzione al Figlio, fonte della Vita. “Tutto questo – aggiungono i ricercatori di Mnemosyne - senza però avere la percezione di trovarsi davanti ad una scultura perché l’icona non propone una figura tridimensionale, ma un’immagine spirituale. Per favorire questa lettura si è scelto un rilievo bidimensionale, in pratica un semplice intaglio nel marmo. Chi guarda e chi esplora l’opera con il tatto deve essere consapevole che è davanti ad una raffigurazione della Madre di Dio concepita per andare oltre l’immagine e contemplare la luce senza tramonto dove ogni figura, suono, umana armonia diventa insignificante perché si giunge al cospetto dell’eterno”.

    Didascalia foto
    Il risultato finale dell'icona ricoperta di bianco marmo ma con un cuore multimediale

    Data pubblicazione
    Fri, 11/30/2012 - 10:00
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