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    Emanuele Rossi il 15 aprile a Trento per parlare di Welfare generativo

    Con l’espressione “Welfare generativo”, lanciata nel dibattito pubblico da parte della Fondazione Emanuela Zancan di Padova, viene indicata la prospettiva in cui alcune delle prestazioni sociali che vengono erogate possono generare, in coloro che ricevano, attività di impegno sociale a vantaggio della collettività. Si tratta di una prospettiva che tende non soltanto a rendere sostenibili i modelli di welfare attuali, fortemente scossi dai venti della crisi, ma anche a garantire dignità e integrazione sociale alle persone destinatarie di alcune prestazioni.

    Di questo si discuterà in un Convegno organizzato all’Università di Trento il giorno 15 aprile, nel quale sono previste le relazioni di Tiziano Vecchiato, direttore scientifico della Fondazione Zancan, e di Emanuele Rossi della Scuola Superiore Sant'Anna, autore di alcuni contributi che hanno analizzato i fondamenti giuridico-costituzionali della prospettiva sopra indicata. Al Convegno parteciperanno gli assessori degli enti locali, e con essi saranno studiate ed avviate sperimentazioni nel territorio trentino.

    Data pubblicazione
    Tue, 04/14/2015 - 10:30
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    Virtual game, vite salvate davvero: il gioco interattivo insegna come “vincere” l’arresto cardiaco improvviso

    A seguito del premio conquistato a Utrecht (Olanda) da parte del team interdisciplinare e tutto italiano composto da due anestesisti rianimatori e da altrettanti ingegneri esperti di realtà virtuale dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (TeCIP) della Scuola Superiore Sant’Anna, a cui si aggiunge lo Studio Evil, un team specializzato nella creazione di videogiochi, arriva un finanziamento di 200mila euro per sviluppare il gioco virtuale interattivo per insegnare come prestare soccorso a una persona colpita da arresto cardiaco improvviso e, potenzialmente, contribuire a salvarne la vita.

    Il progetto per questo “serious game”, che potrà essere utilizzato tanto dal personale sanitario, quanto da un pubblico più ampio che avrà la possibilità di esercitarsi in maniera innovativa e accattivante è stato ribattezzato “Mini-Vrem”, acronimo di “Mini-Virtual Reality Enhanced Mannequin”. Il progetto ha ottenuto il più alto riconoscimento nell’ambito della competizione europea “Future of health award”, promossa da “Games for health Europe” con il supporto di “CZ Health insurance”, dopo aver già ricevuto altri premi come, nel 2012, la menzione speciale “Best communication”, nell’ambito del concorso “Digit@lia for Talent”.

    L’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte in Europa e ogni anno provoca nel ‘vecchio Continente’, secondo stime attendibili, un numero di vittime pari ai passeggeri di due jumbo jet. Eppure tale numero, che appare straordinariamente elevato, potrebbe diminuire in maniera sensibile grazie all’immediato inizio della rianimazione cardiopolmonare da parte di chi si trova accanto alla persona colpita, l’unica manovra riconosciuta come salvavita a livello internazionale. Il trattamento innalzerebbe in modo significativa le possibilità di sopravvivenza, però la sua conoscenza è ancora limitata. Il “serious game” potrebbe quindi rappresentare un mezzo valido per insegnare le manovre da compiere a un alto numero di potenziali soccorritori.

    Il progetto “Mini-Vrem”, ideato dal dottor Federico Semeraro, Anestesista Rianimatore è stato sviluppato da un gruppo di ricercatori dell’ “Italian resuscitation council”, dell’Istituto TeCIP e dallo Studio Evil, si pone come obiettivo principale la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare per “aumentare – spiega il dottor Semeraro – il numero di persone che potrebbero aiutare soggetti colpiti da arresto cardiaco improvviso”.

    Antonio Frisoli, docente all’Istituto TeCIP spiega quale sarà il funzionamento di “Mini-Vrem”. “Il progetto – anticipa - prevede lo sviluppo di una piattaforma di auto apprendimento con software dedicato alla rianimazione cardiopolmonare di qualità, servendosi del ‘Kinect sensor’ per analizzare il movimento. Mini-Vrem potrà essere utilizzato con i convenzionali sistemi di addestramento per la formazione del personale sanitario o in alternativa direttamente da casa, da un ampio numero di utenti”. “Il nostro progetto – aggiunge l’ing. Claudio Loconsole dell’Istituto TeCIP - è frutto dell’unione di professionalità diverse ma unite da un unico grande obiettivo, quello di salvare vite umane attraverso l’intervento tempestivo di fronte ad un arresto cardiaco. Per arginare una simile situazione la sola possibilità è l’intervento immediato degli eventuali testimoni e fondamentale, quindi, è imparare e attuare in maniera corretta – conclude - le manovre salvavita”.

    Data pubblicazione
    Fri, 06/28/2013 - 10:45
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