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Bio

Enzo Mastinu è un ingegnere elettronico specializzato in sistemi embedded per applicazioni biomedicali. Ha ricevuto lauree triennale e magistrale in ingegneria elettronica presso l’Università degli Studi di Cagliari, e il dottorato di ricerca in segnali e sistemi biomedicali presso la Chalmers University of Technology, Göteborg, Svezia. Il lavoro svolto durante i suoi anni di ricerca in Svezia ha permesso lo sviluppo e l'applicazione clinica di una tecnologia unica: una protesi di braccio collegata contemporaneamente ai muscoli del paziente, ai nervi ed alle ossa, controllata intuitivamente e provvista di feedback sensoriale tattile tramite stimolazione neurale diretta. Alcuni risultati preliminari della sperimentazione clinica sono stati recentemente pubblicati sul New England Journal of Medicine, Science Translational Medicine e Science Robotics. Nel 2021, ha ottenuto una borsa di ricerca individuale Marie Skłodowska-Curie Actions dall'Unione Europea.

Enzo ha contribuito alla pubblicazione di 24 articoli su riviste scientifiche (>75% in Q1) e 18 su conferenze internazionali. È un revisore per riviste e conferenze scientifiche (>80 review riconosciute), editore per 2 special issues, ed editore associato per il IEEE Transactions on Medical Robotics and Bionics. Ad oggi, ha contribuito alla supervisione di oltre 30 studenti (dottorandi e tesisti, tirocinanti e assegnisti), e ha contribuito all'insegnamento di 2 corsi magistrali.

Ricerca

Le attuali attività di ricerca sono principalmente focalizzate sullo sviluppo e sull'implementazione clinica di protesi e neuroprotesi avanzate per amputazione agli arti superiori, coinvolgendo in particolare la progettazione elettronica e di sistemi embedded, l'elaborazione del segnale e l'intelligenza artificiale, l'osteointegrazione, il feedback sensoriale e l'apprendimento motorio.

Da aprile 2022 fino a marzo 2024, Enzo si è dedicato al progetto Hand, un progetto di ricerca finanziato dal programma Marie Skłodowska-Curie Actions dell'Unione Europea. Questo progetto aveva la missione di sviluppare metodi per la creazione di mani protesiche che siano semi (o persino completamente) autonome dalla convenzionale interfaccia uomo-macchina mioelettrica (i.e., i sensori elettromiografici posti sulla pelle dell'arto residuo).

Pubblicazioni

Brevetti

Corsi