Il ricordo di Antonio Cassese del Prof. Andreas de Guttry, che ne ripercorre brevemente la biografia
Con la scomparsa di Antonio Cassese, l’Italia e la Comunità internazionale perdono un insigne e raffinato giurista, un uomo di straordinaria cultura ma soprattutto un amico da sempre in prima fila per la difesa dei diritti umani e specialmente di quelli dei più deboli.
Nato in provincia di Avellino nel 1937, Antonio Cassese ha studiato giurisprudenza a Pisa quale allievo dell’allora Collegio medico giuridico poi divenuto Scuola Superiore Sant’Anna ed ha proseguito i suoi studi a Francoforte e a Ginevra.
Dal 1972 al 1975 torna a Pisa quale professore di Diritto internazionale per poi proseguire la sua carriera accademica nelle più importanti e prestigiose università.
Oltre ad essere uno studioso molto apprezzato in tutto il mondo ha sempre unito all’anelito per la ricerca il desiderio di concretezza e di impegno sociale per potere contribuire direttamente a rendere effettivo il meccanismo di tutela dei diritti umani di cui la comunità internazionale si era faticosamente dotata a partire dagli anni ’60.
In questo contesto è stato membro di varie delegazioni diplomatiche chiamate a predisporre importanti accordi internazionali, Presidente del Comitato del Consiglio d’Europa per la prevenzione della tortura (1989-1993), giudice (1993-2000) e Presidente (1993-97) del Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia, Presidente della Commissione dell'ONU di inchiesta sui crimini contro l'umanità e il genocidio nel Darfur (2004-2005) ed infine giudice e Presidente del Tribunale Speciale per il Libano dal 2009 fino a pochi giorni prima della Sua scomparsa.
Per i Suoi straordinari meriti accademici e per il Suo costante impegno a difesa dei diritti umani Antonio Cassese ha ottenuto prestgiosi riconoscimenti quali il Premio Internazionale dell'Académie Universelle des Cultures presieduta da Elie Wiesel del 2002, il W. Friedmann Award, della Columbia University Law School nel 2002 ed è stato nominato nel 2005 Cavaliere di Gran Croce dal Presidente C. A. Ciampi.
La Scuola Superiore Sant’Anna con tutti i Suoi docenti, personale amministrativo, studenti ed ex allievi piange l’Illustre collega e Maestro il cui impegno rimarrà un alto esempio e punto di riferimento per tutti coloro che quotidianamente si impegnano per diffondere la cultura del rispetto dei diritti umani e vedono nell’istituzione universitaria uno degli strumenti per conseguire questo fine.