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    Concorso 2011-2012

    E' online il modulo di domanda per partecipare al concorso di ammissione ai corsi ordinari per l'anno 2011-2012. C'è tempo fino al 23 Agosto 2011 per iscriversi.

    Clicca qui per consultare il bando ed iscriverti online.

    Data pubblicazione
    Mon, 03/28/2011 - 16:51
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    Stage degli Allievi del Master in medicina subacquea e iperbarica al Campionato mondiale di apnea a Cagliari

    I diciotto medici allievi del Master universitario di II livello in medicina subacquea e iperbarica diventano “personal medical counselor” in occasione del Campionato mondiale di apnea in programma a Cagliari, durante il periodo di permanenza del gruppo del Master, fra il 17 e il 21 settembre. Gli allievi sono “consulenti” di singoli atleti o di gruppi ma questa è soltanto una delle attività a cui si dedicano, in occasione dello stage del Master. In Sardegna, a margine dei Campionati mondiali di apnea, gestiscono anche un ambulatorio medico specialistico, in accordo e in collaborazione con il team medico dei mondiali, e svolgono attività di ricerca, sui fattori di danno polmonare.

    Per la parte di “personal medical counselor”, l’attività consiste nel rendere supporto medico completo e costante per l’atleta, sia per problematiche mediche legate all’attività sportiva, sia per problematiche mediche comuni e non legate specificatamente alle prestazioni. I medici di assistenza seguono da vicino gli allenamenti (se richiesto dagli stessi atleti) e le performance sportive del campionato, ovviamente con l’autorizzazione dell’Organizzazione Medica del Campionato stesso.

    Relativamente alla parte di attività medica assistenziale e formativa, i 18 medici gestiranno un ambulatorio medico specialistico, dotato di strumentazione per compiere indagini cardiologiche, pneumologiche e otorinolaringoiatriche. L’ambulatorio si trova presso la residenza degli atleti, fornisce loro un servizio di consulenza medica-diagnostica, con finalità attitudinali, e di indicazione medica e di cura. Il gruppo di specialisti medici che sovrintende ai campionati mondiali è coadiuvato da medici selezionati fra gli allievi del Master. L’ambulatorio resta a disposizione anche dell’unità medica di emergenza. Le strumentazioni permettono di eseguire sugli atleti visite ecocardiografiche, pneumologiche e otorinolaringoiatriche complete.

    La presenza al Campionato mondiale di apnea ha anche finalità di ricerca. In questo senso, sarà condotta attività per rilevare - su base volontaria - i fattori di danno polmonare negli atleti durante il periodo di preparazione alle prove del campionato. Oltre a fornire indicazioni sulla condizione medica degli atleti, la rilevazione permette di creare una base di dati per lo studio statistico dei problemi relativi ai danni polmonari in apneisti di élite, in occasione di prestazioni massimali. La prospettiva e la finalità della ricerca è definire metodi diagnostici semplici (ad esempio l’ecografia polmonare) e predittivi di sofferenza polmonare e quindi di idoneità a sforzi massimali o prolungati. Su ogni atleta volontario, i medici eseguono misure come ecografia per la rilevazione delle comete polmonari e concentrazione di monossido di azoto polmonare a livello basale, nei 30/45 minuti successivi rispetto a una sessione di allenamento e dopo una prova massimale (gara).

    Il team del Master in medicina subacquea e iperbarica a Cagliari è così composto:

    Organizzazione

    • Remo Bedini: responsabile;
    • Marco Laurino: organizzazione delle attività di ricerca, gestione degli aspetti formativi e della strumentazione diagnostica;
    • Mirko Passera e Fabio Brucini: responsabili attività in acqua.

    Team Medico

    • 18 medici specialisti in varie discipline, allievi del primo anno del Master in medicina subacquea e iperbarica;
    • Giuseppe De Iaco: medico subacqueo e iperbarico, responsabile del team medico, anestetista;
    • Claudio Marabotti: medico subacqueo e iperbarico, cardiologo;
    • Elisa Dinelli: medico subacqueo e iperbarico, otorino.
    Data pubblicazione
    Tue, 09/16/2014 - 10:15
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    Aperta la Call per Visiting Scholars extra-EU ed EU nell'ambito del MAsters on Photonic Networks Technologies (MAPNET)

    Il Masters on Photonic Networks Technologies (MAPNET), nell'ambito del programma Erasmus Mundus della Commissione Europea, ha aperto un bando per l'individuazione di visiting scholars interessati a trascorrere un periodo di insegnamento e/o ricerca in una delle istituzioni partecipanti. La scadenza è fissata al giorno 27 gennaio 2015.



    Il percorso internazionale Masters on Photonic Networks Technologies (MAPNET) è promosso dall'Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione e della Percezione (Istituto TeCIP) della Scuola Superiore Sant'Anna, in Consorzio con Technische Universität Berlin - Germania, Aston University - Gran Bretagna, Osaka University - Giappone.

    
Per ogni edizione del Master, oggi alla sua quinta edizione, la Commissione Europea mette a disposizione dei fondi per "visite" un minimo di due settimane a un massimo di tre mesi, da parte di scholars, dotati di un'esperienza accademica e/o professionale di prim'ordine e che svolgano lezioni o attività  di ricerca presso università  o organizzazioni di ricerca riconosciute.

    

Le attività  da svolgersi durante il periodo di vista includono la docenza e/o lo sviluppo di attività  inerenti il Master MAPNET, dallo sviluppo di nuovi moduli, alla supervisione delle tesi degli studenti, alle attività  di ricerca. I visiting scholars avranno l'obiettivo di offrire un valore aggiunto al corso e agli studenti, contribuendo, alla fine del periodo di visita, alla promozione e divulgazione del programma Erasmus Mundus in generale e del Master MAPNET nello specifico.

    

Il valore della borsa varia in base alla durata della visita dello scholars. La Commissione Europea mette a disposizione 1.200 euro settimanali, onnicomprensivi, per una permanenza minima di due settimane, fino a un massimo di tre mesi. La Call aperta riguarda 10 borse di due settimane ciascuna usufruibili da parte di scholars extra‐europei presso una delle istituzioni europee del Consorzio MAPNET e 1 borsa di 5 settimane per scholars europei appartenenti alle istituzioni europee partner (Scuola Superiore Sant'Anna, Aston e Technische Universität Berlin) verso il partner extra-europeo del Consorzio (Osaka University)

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    Per maggiori informazioni riguardo alle posizioni disponibili e alle modalità  di richiesta, si consulti il sito: 
http://mapnet.sssup.it/visiting_scholars.html.


    Data pubblicazione
    Thu, 12/11/2014 - 15:45
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    Lo “stormo di aquile” a tecnologia fotonica potrà rendere più sicuri mare e cielo con un solo “occhio”

    Fa passi avanti il radar fotonico, proposto dal CNIT (Consorzio Nazionale per l’Ingegneria delle Telecomunicazioni) e dall’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna, che potrà garantire sorveglianza tanto al mare quanto al cielo. L’azienda italiana di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) GEM elettronica, uno dei leader a livello internazionale nel settore dei radar di navigazione e di controllo costiero, guarda all’innovazione e punta sull’avanguardia che arriva dalla ricerca in Toscana, dove è stato sviluppato di recente il primo prototipo di radar fotonico, che può garantire più sicurezza del controllo aereo e marittimno e maggiore efficacia, potendo gestire in tranquillità un traffico particolarmente elevato.

    Il prototipo di radar fotonico è stato portato nei laboratori di GEM elettronica per essere sottoposto agli stessi test detti “di caratterizzazione” a cui vengono sottoposti i prodotti dell’azienda, utilizzando strumenti e tecniche all’avanguardia. In un secondo momento, il radar fotonico è stato affiancato a uno dei radar di punta di GEM elettronica, il “SeaEagle”, per sorvegliare il traffico nel porto di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) in modo da dare vita a un confronto diretto.
    La tecnologia fotonica sviluppata dai ricercatori del CNIT e del TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinati dalla ricercatrice Antonella Bogoni, si presenta come molto promettente nel campo radar “perché permette -come spiega Francesco Laghezza che, insieme a Filippo Scotti e Giovanni Serafino ha contribuito a sviluppare il radar fotonico e ha partecipato ai test di San Benedetto del Tronto - di realizzare un sistema radar con capacità di generare forme d’onda radar su più bande di frequenza, anche in maniera simultanea, raggiungendo altissimi valori di frequenze con prestazioni che restano inalterate. Ed è proprio questa capacità di lavorare come radar multifrequenza per svolgere in maniera simultanea diversi tipi di sorveglianza, ovvero la capacità di lavorare come tanti radar ‘eterogenei’ racchiusi nella stessa macchina e che possono cambiare caratteristiche con estrema flessibilità, a rendere il radar fotonico un sistema davvero innovativo e potente”. Tuttavia, quando i ricercatori hanno intuito le potenzialità delle tecnologie fotoniche e hanno cominciato a sviluppare il radar conseguente, la sfida più rilevante è apparsa subito la progettazione del “cuore fotonico”, in modo tale da sfruttare soltanto i benefici della luce garantendo flessibilità di utilizzo, senza però degradare la precisione di ogni singolo utilizzo radar racchiusa nella macchina rispetto alla precisione dei migliori prodotti radar presenti sul mercato, ottenuti tramite tecnologie elettroniche convenzionali.

    Oggi questa sfida appare vinta, grazie anche ai test condotti insieme a GEM elettronica. Nei mesi scorsi, i primi test compiuti all’aeroporto di Pisa, al porto di Livorno e all’Istituto Vallauri dell’Accademia Navale di Livorno, avevano lasciato ben sperare, ma ora grazie a GEM elettronica e al suo radar “SeaEagle” – nel suo genere rappresenta il top sul mercato - è stato possibile dimostrare “con assoluta certezza che il radar fotonico, nel singolo utilizzo, cioè ad una singola frequenza, regge il confronto con la punta di diamante dei prodotti in commercio. I test di San Benedetto del Tronto hanno dimostrato che il radar fotonico è in grado di vedere bene quanto il potente “SeaEagle”, ma grazie alla luce adesso è possibile prevedere lo sviluppo di un nuovo radar che non sia più soltanto un’ “aquila del mare”, ma uno “stormo di aquile” con gli occhi puntati in più direzioni e con diverse finalità, ma tutte impegnate per una sorveglianza sicura e attenta del mare e del cielo. GEM elettronica, dal canto suo, ha dichiarato di essere rimasta del tutto soddisfatta dei test e di voler continuare questa collaborazione.

    Nelle foto: i test presso GEM elettronica.

    Data pubblicazione
    Tue, 07/29/2014 - 11:15
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    Image for ancora_fase_di_test_presso_gem_elettronica.jpg