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    • “Sanità di Iniziativa”, progetto regionale toscano e indagine del Laboratorio MeS su 6600 pazienti cronici: alcuni risultati

      Il Laboratorio MeS dell’Istituto di Management ha realizzato un’indagine che ha coinvolto 6600 pazienti cronici (diabetici e scompensati) arruolati nel progetto regionale toscano “Sanità di Iniziativa”. Alcuni dati di particolare rilievo sono riassunti e presentati di seguito.

      “Ad un anno e mezzo dall’avvio della fase pilota nel processo di implementazione della “Sanità di Iniziativa” in Toscana, un campione di utenti diabetici e scompensati ha risposto al questionario costruito dai ricercatori del laboratorio Mes con il supporto di un panel di esperti a livello nazionale ed internazionale e approvato dalla Commissione Regionale CORMAS.

      I 6600 pazienti che hanno partecipato alla rilevazione sono stati selezionati in modo casuale dalle liste dei pazienti presi in carico dai medici di famiglia che tra giugno e ottobre 2010 hanno aderito per primi al progetto regionale che ha introdotto un nuovo modello assistenziale per i pazienti cronici, passando da una sanità di attesa ad una sanità di iniziativa.

      L’indagine sull’esperienza dei pazienti, condotta tra febbraio e luglio 2012, ha permesso di monitorare attraverso il vissuto del paziente alcuni elementi chiave del Chronic Care Model (CCM), in termini di processo e di outcome. I pazienti hanno infatti risposto a quesiti sulle informazioni ricevute durante le visite di follow up per poter meglio controllare e gestire la propria malattia cronica, sulle procedure attivate dal team del modulo (medico di famiglia, infermiere e operatore socio sanitario) per monitorare lo stato di salute dei pazienti stessi e sugli effetti che questo tipo di presa in carico ha prodotto i termini di qualità dell’assistenza, di salute e di empowerment.

      La fiducia nel proprio medico di famiglia costituisce la prima ragione per cui i pazienti accettano di essere assistiti secondo il CCM, e a questa si aggiunge il desiderio di avere un punto di riferimento nella gestione della malattia cronica. La presa incarico è dunque riconosciuta dai pazienti come un elemento cruciale dell’assistenza.
      Le risposte ottenute dai pazienti confermano l’introduzione nelle visite di controllo di momenti di informazione da parte degli infermieri del team su temi quali: una sana alimentazione (93%), attività fisica (94%), consumo di alcolici (91%) e fumo (87%). E sono ben 2 su 3 i pazienti che, da quando sono in carico ai moduli della Sanità di Iniziativa, si ritengono più informati sulla propria malattia.

      Questa proporzione aumenta tra i pazienti che da meno tempo sono affetti da cronicità. Durante gli incontri i pazienti ricevono anche informazioni su come monitorare la malattia (80%) e questo ha un impatto positivo sul 63% dei pazienti che ora si sente più autonomo nella gestione della propria malattia a casa.
      Un’altissima percentuale di pazienti (88%) ha totale fiducia nell’infermiere del team che effettua i follow up e solo alcuni (9%) sentono il bisogno di chiedere conferma e spiegazioni al medico di famiglia. Inoltre, la quasi totalità (90%) ha una percezione positiva del modo di lavorare insieme del medico di famiglia e dell’infermiere. Questo risultato mostra come il paziente stia rispondendo positivamente al cambiamento organizzativo, e al tempo stesso culturale, posto in atto dalla Regione Toscana con la Sanità di Iniziativa.

      Rispetto alla presa in carico da parte del team allargato allo specialista, i dati individuano alcuni margini di miglioramento nell’organizzazione del processo (prenotazione delle visite) e nella continuità informativa (se il medico di famiglia o l’infermiere chiedono al paziente informazioni sulla visita specialistica).
      Per finire, quanto emerso dalla rilevazione permette di avere le prime conferme sull’efficacia della Sanità di Iniziativa in Toscana, con un importantissimo risultato di outcome: il 67% dei pazienti intervistati dichiara infatti di aver riscontrato dei benefici sul proprio stato di salute da quando sono iniziate le visite di controllo. Dichiarando inoltre un miglioramento complessivo nell’assistenza (86%) i pazienti promuovono l’approccio assistenziale introdotto con la Sanità di Iniziativa.

      Data pubblicazione
      Tue, 10/22/2013 - 10:58
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    • Importante riconoscimento al progetto “Gluten-Free Maps Europe” della Coeliac Youth of Europe: tra i creatori Giacomo Porzio, perfezionando del TeCIP

      Il 27 settembre a Salisburgo la European Youth Award (EYA) ha annunciato i migliori 12 progetti digitali sviluppati dalle nuove generazioni di pionieri nel settore IT e riguardanti importanti attuali questioni sociali.

      Tra i 12 vincitori di questa seconda edizione del premio figura la piattaforma interattiva 'Gluten-Free Maps Europe', miglior progetto nella categoria "Fight Poverty, Hunger and Disease!". Il progetto è realizzato dalla Coeliac Youth of Europe (CYE), il cui Project Manager è Giacomo Porzio, allievo perfezionando dell'Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna.

      La 'Gluten-Free Maps Europe' è una vera e propria mappa europea del senza glutine e consente agli utenti del sito di trovare negozi e ristoranti che offrono alimenti senza glutine, di scrivere recensioni e riportare ricette, infine di consigliare ulteriori luoghi per implementare la mappa.

      A fine novembre Giacomo Porzio parteciperà al festival EYA organizzato a Graz, in Austria, per presentare il progetto, lavorare ai possibili sviluppi futuri e ricevere un ulteriore riconoscimento.

       

      Data pubblicazione
      Mon, 09/30/2013 - 11:00
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    • "Paesaggio, ambiente e territorio": seminario del Centro interuniversitario di Ambiente Ricerca e Paesaggio, costituito da Scuola Superiore Sant'Anna e Università di Camerino

      Si svolgerà il 21 ottobre alle 9.30 a Villa Gronchi (Tenuta di San Rossore, Pisa) il seminario "Paesaggio, ambiente e territorio", organizzato dal Centro interuniversitario di Ambiente Ricerca e Paesaggio, costituito da Scuola Superiore Sant'Anna e Università di Camerino.

      La pianificazione efficace del territorio e la gestione efficiente delle risorse rappresentano oggi fattori in grado di favorire opportunità di crescita a livello locale, valorizzare i patrimoni naturali e culturali di aree urbane e periurbane e favorire un miglioramento della qualità della vita per cittadini e lavoratori. Il seminario ha l’obiettivo di fare il punto sugli strumenti a disposizione di ricercatori e operatori per affrontare i temi della gestione e governo sostenibili di territorio e paesaggio, fornendo indicazioni metodologiche e tecnico-operative per tracciare sentieri di crescita sostenibile su scala locale.

      Destinatari dell’iniziativa sono amministrazioni pubbliche di governo del territorio, soggetti preposti al controllo ambientale e alla tutela del paesaggio e delle risorse naturali, soggetti gestori di aree naturali protette e parchi, professionisti, ricercatori interessati alle nuove frontiere della sostenibilità su scala locale operanti nell’ambito di discipline tecniche e sociali. Nell’occasione sarà firmato l’accordo sulla nuova sede del Centro di Ricerca Ambiente e Paesaggio ubicata presso i locali del Parco di San Rossore.

      Programma
      9,30 Saluti

      Fabrizio Manfredi
      Presidente del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli

      Prof. Pierdomenico Perata
      Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna

      Prof. Flavio Corradini
      Rettore dell'Università degli Studi di Camerino

      10,00 Introduzione
      Paesaggio, ambiente e territorio
      Prof. Francois Mancebo
      Direttore Istituto di Pianificazione Urbana, Università di Reims

      Focus sulle attività di ricerca del centro

      Coordinatore Prof. Enrico Bonari, Scuola Superiore Sant’Anna
      Membro del Comitato Scientifico del centro

      10,30 – Rigenerazione urbana
      Prof. Michele Talia, Università di Camerino
      Membro del Comitato Scientifico del centro

      10,45 – I servizi ecosistemici nell’economia del territorio
      Prof. Marco Frey, Scuola Superiore Sant’Anna
      Membro del Comitato Scientifico del centro

      11,00 – Pianificazione del paesaggio e qualità della vita
      Prof. Massimo Sargolini, Università di Camerino
      Membro del Comitato Scientifico del centro

      11,15- I costi della pianificazione e della valutazione in tempi di spending review: primi risultati di una ricerca condotta in Toscana
      Dott. Massimo Battaglia, Scuola Superiore Sant’Anna
      Membro del centro di ricerca

      Ricerca applicata, esperienze e casi studio

      11.45 Metodi e strumenti per la gestione sostenibile dei territori: le APEA e le certificazioni dei territori
      Prof. Fabio Iraldo,  Docente della Scuola Superiore Sant’Anna e Amministratore di ERGO srl

      12.00 Smart cities e gestione razionale dell’energia in ambito urbano
      Ing. Francesco Rizzi
      Ricercatore Scuola Superiore Sant’Anna e socio di ERGO srl

      12.15 Governare il territorio, costruire il paesaggio: esperienze tirreniche e casi studio a confronto
      Arch. Fabrizio Cinquini
      Direttore tecnico e A.D. di Terre.it srl

      12,30 Rinnovare e riqualificare la città adriatica: nuove sensibilità e nuovi strumenti
      Dott.ssa Rosalba D'Onofrio
      Ricercatore UNICAM e collaboratore Terre.it

      Conclusioni

      12,45 Prof. Roberto Gambino
      Politecnico di Torino

      Per ulteriori informazioni gli interessati possono scrivere a: ambiente.paesaggio@sssup.it
       

      Data pubblicazione
      Mon, 10/07/2013 - 16:40
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    • Dalla moda alla carta, in Toscana grazie a “Prefer” l’“impronta ecologica” di prodotti e servizi è certificata

      Conciliare la qualità ambientale dei prodotti e la competitività delle imprese che, in Toscana, danno vita agli anelli fondamentali della filiera nel settore della moda, concentrata nelle province di Firenze e di Pisa, e di quella cartacea, a cavallo tra Lucca e Pistoia. E’ l’obiettivo principale del nuovo progetto “Prefer”, acronimo di “Product environmental footprint”, lanciato in questi giorni dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna e finanziato dalla Commissione Europea attraverso il fondo “Life Plus” con una dotazione di oltre 1 milione e 500mila euro. Entro dicembre 2016 i ricercatori definiranno e testeranno la metodologia per valutare l “impronta ecologica” di prodotti e di servizi, fondamentale per quantificare l’impatto sulle risorse ambientali di almeno otto prodotti selezionati in riferimento ad altrettanti contesti produttivi, compresi quelli toscani.

      Oltre alla Toscana, dove il progetto sarà seguito dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, l’Unione Europea ha scelto altri distretti produttivi per lanciare il “Prefer”, precisamente in Campania, in Emilia Romagna, in Lombardia, in Piemonte: in ognuna di queste regioni ne sono stati individuati due, all’interno dei quali i gruppi di ricerca saranno all’opera per tracciare l’“impronta ecologica” di prodotti e di servizi che rappresentano il tratto distintivo di ogni distretto produttivo. Dopo aver scattato la fotografia di questa particolare impronta, il passo successivo sarà l’individuazione di azioni per rendere più competitive – nel concreto - le prestazioni ambientali delle aziende. Insieme all’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, che seguirà il progetto per la Toscana, sono coinvolti enti e altre istituziooni come Centrocot di Busto Arsizio, Consorzio dell’Asti ad Asti, Ervet a Bologna, Distretto di Nocera e Gragnano, in provincia di Salerno, Regione Lombardia.

      L’applicazione dell’“impronta ecologica” permetterà di certificare “ambientalmente” i prodotti, in termini di impatto su aspetti di particolare rilevanza ecologiva quali i consumi idrici ed energetici, indicatori sui quali si stanno concentrando anche le attenzioni dei consumatori e che le stesse aziende usano come valore aggiunto per la qualità dei prodotti. “Le attività che saranno realizzate durante ‘Prefer’ – sottolineano i ricercatori dell’Istituto di Management della Scuola superiore Sant’Anna - consentiranno alle imprese coinvolte di migliorare le caratteristiche ambientali dei prodotti e dei servizi consentendo loro di utilizzare questo fattore come un elemento su cui accrescerne la competitività. Il progetto mira anche a sensibilizzare imprese, organizzazioni di categoria, associazioni di consumatori e altri soggetti sul tema della qualità ambientale dei prodotti, grazie a più di venti iniziative di formazione, seminari, conferenze sparse in tutta Italia”.

      Le imprese toscane interessate a conoscere meglio il progetto “Prefer” possono contattare l’Istituto di Management, attraverso il centralino della Scuola Superiore Sant’Anna, 050 883111.

      Data pubblicazione
      Mon, 11/04/2013 - 09:53
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    • L'Italia era un Paese arretrato tra la fine dell'ottocento e i primi del novecento? Ne parla il Prof. Alessandro Nuvolari in un seminario alla Banca d'Italia

      Il 16 ottobre 2013 dalle 11:30 alle 13:00, presso l’Area Ricerca Economica e Relazioni Internazionali della Banca d’Italia, il Prof. Alessandro Nuvolari dell'Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna terrà un seminario (in inglese) dal titolo “Was Italy a Backward Country? Evidence from the Steam Locomotive Industry, 1861-1913”.

      Il seminario prende l'avvio dall'omonimo paper, in cui gli autori (il Prof. Nuvolari e Carlo Ciccarelli dell'Università “Tor Vergata” di Roma) esaminano le dinamiche del cambiamento tecnologico nel settore delle locomotive a vapore in Italia nel periodo 1861-1913. Da un punto di vista storico, il caso della locomotiva italiana presenta importanti spunti di interesse: si tratta di uno dei pochi settori industriali "high-tech", in cui l'Italia, un paese “latecomer”, è stato in grado di mettere piede stabilmente prima del 1913 . Utilizzando dati tecnici sulle prestazioni delle locomotive, gli autori hanno costruito un nuovo indice aggregato del cambiamento tecnologico per questa industria. Nel complesso la fase di maggior successo per l'industria locomotiva italiana sembra essere stato il periodo 1895-1913 caratterizzato sia da un rapido progresso tecnico che dal consolidamento delle capacità tecnologiche in questo settore di due importanti imprese nazionali: Breda e Ansaldo.

      Biografia Alessandro Nuvolari
      Alessandro Nuvolari è un economista specializzato in storia economica e economia dell'innovazione. Dopo la laurea all'Università Bocconi di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Economia all' Eindhoven University of Technology. Attualmente, è professore associato di storia economica presso Scuola Superiore Sant'Anna.

      Il suo principale campo di ricerca è lo studio del ruolo svolto dalla scienza e della tecnologia nella nascita e nel consolidamento dello "sviluppo economico moderno", con un focus particolare sulla rivoluzione industriale in Inghilterra. Attualmente, sta studiando il rapporto tra brevetti e performance economica, sia in contesti storici che contemporanei.

       

      Data pubblicazione
      Wed, 10/09/2013 - 18:41
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    • All'Innovation Festival di Bolzano il Rettore Carrozza sul trasferimento delle conoscenze dalla ricerca all'industria

      Nell'ambito dell'Innovation Festival, che si terrà dal 27 al 29 Settembre a Bolzano, il Rettore della Scuola Superiore Sant'Anna, Maria Chiara Carrozza, già membro del comitato scientifico, sarà uno degli importanti relatori dell'incontro "Quando la logica incontra l’etica", in programma il 29 Settembre dalle 10 alle 12 presso la Casa della Cultura “Waltherhaus”.

      Si parlerà del trasferimento delle conoscenze dal settore della ricerca scientifica al mondo imprenditoriale, che rappresenta una delle principali sfide per rafforzare la competitività dei paesi ad economia avanzata. Solo una collaborazione continua e un intreccio tra le competenze scientifiche e quelle aziendali può infatti consentire di trasformare gli avanzamenti delle conoscenze accademiche in nuovi prodotti e servizi. Nel corso dell’evento, dopo un’introduzione sui modelli di successo a livello internazionale, i relatori discuteranno sulle esperienze e sugli strumenti necessari per fare interagire la logica imprenditoriale con l’etica della ricerca scientifica al fine di rafforzare le sinergie tra università e territorio.

      Oltre al Rettore del Sant'Anna interverranno Francesco Profumo, Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Karlheinz Töchterle, Ministro della Repubblica austriaca della Ricerca e dell’Istruzione, Massimo Egidi, Presidente del Comitato Scientifico del Festival e Rettore LUISS Guido Carli Roma, Konrad Bergmeister, Presidente della Libera Università di Bolzano. L'evento sarà moderato da Enrico Franco, Direttore del quotidiano Corriere dell'Alto Adige.

      Con l'Innovation Festival l’Alto Adige si presenta nella sua veste innovativa. Il programma prevede il Percorso dell'innovazione, la Lunga Notte della Ricerca e stimolanti iniziative culturali e di intrattenimento. Il primo Innovation Festival Bolzano-Bozen è dedicato alle “nuove energie” ovvero alle fonti rinnovabili, all’efficienza energetica, alle "energie vive" che muovono la società.

      Maggiori informazioni sull'evento sul sito ufficiale.

      Data pubblicazione
      Tue, 09/25/2012 - 09:35
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    • La filosofia politica protagonista a Roma per il Convegno Nazionale SIFP. Barbara Henry e Anna Loretoni tra i relatori

      Si terrà da giovedì 17 a sabato 19 ottobre, a Roma, il prossimo Convegno nazionale della Società Italiana di Filosofia Politica (SIFP).
      “Crisi della democrazia” è il tema complessivo e certo di particolare attualità intorno al quale si svilupperanno i lavori del prestigioso evento.
      In tale contesto, nella giornata di giovedì 17, presso la Sala del Refettorio della Biblioteca della Camera dei Deputati, la prof.ssa Barbara Henry (Istituto Dirpolis), terrà una relazione sul tema "Riassetti e ‘dislocazioni’ della democrazia".
      Tale giornata di lavori, che sarà dedicata al complessivo tema “La crisi della democrazia nella governance globale”, prevede anche un intervento programmato della prof.ssa Anna Loretoni (Istituto Dirpolis).

      Il programma è in allegato.

      Data pubblicazione
      Wed, 10/16/2013 - 10:08
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    • Il ricercatore Franco Tecchia intervistato dall'ANSA sul potenziale utilizzo di scanner facciali negli stadi

      I sistemi di riconoscimento facciali, come quelli proposti dal presidente della Roma James Pallotta, si basano tutti sulle riprese di una immagine del volto usata per calcolare alcuni punti 'chiave', fra cui la distanza degli occhi, che confrontano con immagini di un archivio.

      Vi sono diversi tipi di sistemi di riconoscimento facciale ma tutti si basano su tecniche simili per riconoscere i volti, come spiega all'ANSA Franco Tecchia, intervistato in qualità di esperto di computer graphic del laboratorio di robotica percettiva dell'Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna. Oltre alla distanza fra gli occhi, questi sistemi tengono conto anche di altri punti chiave, come a esempio il modo in cui bocca, occhi, naso sono distribuiti fra loro su un volto. Alcune di queste tecnologie sono piu' avanzate, altre meno: per esempio, prosegue Tecchia, alcune usano telecamere 3D che, realizzando un rilievo tridimensionale del volto da esaminare, hanno a disposizione dati piu' sofisticati e quindi effettuano comparazioni piu' precise. In ogni caso, rileva Franco Tecchia, ''questi sistemi di riconoscimento del volto sono meno avanzati rispetto ad altre tecnologie di riconoscimento, come il riconoscimento delle impronte digitali o scannerizzazione dell'iride, ma sono utilizzabili in presenza di una folla''.

      Per Franco Tecchia, i sistemi di riconoscimento facciali hanno il vantaggio ''di poter essere installati dove c'e' un sistema di videosorveglianza, anche se il risultato dipende ovviamente dalla risoluzione delle immagini ottenute''. I tempi di riconoscimento inoltre sono molto rapidi, dell'ordine di qualche secondo e - sottolinea Tecchia - "sono compatibili con un uso in tempo reale''.

      Didascalia della foto:
      Il Dott. Tecchia fotografato all’interno dell’X-Cave del Laboratorio di Robotica percettiva dell’Istituto TeCIP.

      Data pubblicazione
      Tue, 05/21/2013 - 10:00
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    • Fabio Iraldo, Tiberio Daddi e Sara Tessitore a Terra Futura per parlare di aree produttive ecologicamente attrezzate per una crescita sostenibile

      "Le aree produttive ecologicamente attrezzate (apea) per una crescita sostenibile. Un nuovo modello di insediamento per superare la crisi" è il titolo del convegno in programma a Firenze il 17 Maggio nell'ambito di Terra Futura, organizzato dalla Rete delle Agende 21 della Toscana con Regione Toscana e Provincia di Firenze.

      All'evento partecipano Fabio Iraldo, docente dell'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna, che modererà la tavola rotonda, e i ricercatori dello stesso Istituto Tiberio Daddi e Sara Tessitore, che, invece, parleranno della "Indagine sui Soggetti Gestori APEA italiani: profili giuridici, funzioni, rapporti con gli stakeholder", realizzata proprio dall'Istituto di Management.

      Il Convegno, che si terrà alle ore 13.30 presso lo spazio della Provincia di Firenze (Padiglione Spadolini - piano terra) è rivolto agli amministratori e a tutti i soggetti pubblici e privati interessati allo sviluppo del modello APEA.

      Durante il Convegno verrà presentata anche la Carta per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate in Italia, recentemente sottoscritta dalla Regione Toscana. Inoltre durante la Tavola rotonda si confronteranno su questo tema i soggetti pubblici e privati che stanno lavorando per trasformare alcune aree produttive localizzate nel territorio toscano in APEA. Aprirà i lavori l'Assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli e concluderà il convegno l'intervento di Marco Manneschi, Presidente della Commissione Affari istituzionali, programmazione e bilancio del Consiglio della Regione Toscana.

      L'entrata a Terra Futura e la partecipazione al convegno sono gratuite.

      Il programma è in allegato.

      Data pubblicazione
      Thu, 05/16/2013 - 10:31
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