Inizio contenuto principale del sito

  • Istituto TeCIP

Il ricercatore Franco Tecchia intervistato dall'ANSA sul potenziale utilizzo di scanner facciali negli stadi

Data pubblicazione: 21.05.2013
Image for copia_di_cei2cave.jpg
Back to Sant'Anna Magazine

I sistemi di riconoscimento facciali, come quelli proposti dal presidente della Roma James Pallotta, si basano tutti sulle riprese di una immagine del volto usata per calcolare alcuni punti 'chiave', fra cui la distanza degli occhi, che confrontano con immagini di un archivio.

Vi sono diversi tipi di sistemi di riconoscimento facciale ma tutti si basano su tecniche simili per riconoscere i volti, come spiega all'ANSA Franco Tecchia, intervistato in qualità di esperto di computer graphic del laboratorio di robotica percettiva dell'Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna. Oltre alla distanza fra gli occhi, questi sistemi tengono conto anche di altri punti chiave, come a esempio il modo in cui bocca, occhi, naso sono distribuiti fra loro su un volto. Alcune di queste tecnologie sono piu' avanzate, altre meno: per esempio, prosegue Tecchia, alcune usano telecamere 3D che, realizzando un rilievo tridimensionale del volto da esaminare, hanno a disposizione dati piu' sofisticati e quindi effettuano comparazioni piu' precise. In ogni caso, rileva Franco Tecchia, ''questi sistemi di riconoscimento del volto sono meno avanzati rispetto ad altre tecnologie di riconoscimento, come il riconoscimento delle impronte digitali o scannerizzazione dell'iride, ma sono utilizzabili in presenza di una folla''.

Per Franco Tecchia, i sistemi di riconoscimento facciali hanno il vantaggio ''di poter essere installati dove c'e' un sistema di videosorveglianza, anche se il risultato dipende ovviamente dalla risoluzione delle immagini ottenute''. I tempi di riconoscimento inoltre sono molto rapidi, dell'ordine di qualche secondo e - sottolinea Tecchia - "sono compatibili con un uso in tempo reale''.

Didascalia della foto:
Il Dott. Tecchia fotografato all’interno dell’X-Cave del Laboratorio di Robotica percettiva dell’Istituto TeCIP.