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Il futuro secondo il cinema cinese: dal 19 al 22 giugno il Pisa Chinese Film Festival 2023 tra fantascienza e nuovo immaginario globale

Al via la nuova edizione della rassegna cinematografica dedicata al cinema cinese, curata dall'Istituto Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna. Il 2023 è l'anno della fantascienza, in collaborazione con il Trieste Science Plus Fiction Festival
Publication date: 14.06.2023
Annular Eclipse
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Sono molte le novità per l’edizione 2023 del Pisa Chinese Film Festival, organizzato dall’Istituto Confucio di Pisa, a partire dalla doppia location. Le proiezioni – tutte a ingresso gratuito, in lingua originale con sottotitoli in italiano – si terranno infatti all’aperto presso l’Arena Estiva Parco delle Concette nella suggestiva cornice delle mura storiche. Le presentazioni e le attività culturali connesse al festival, sempre all’aperto, si terranno presso la Nunziatina, a Pisa, ancora una volta nel cuore del giugno pisano.

L’edizione 2023 vede aumentare le collaborazioni: a quella con il Far East Film Festival di Udine, vera e propria istituzione del cinema asiatico in Italia giunto alla 25° edizione, e a quella con il Cinema Arsenale di Pisa, storico partner del progetto, quest’anno si aggiunge quella con il Trieste Science Plus Fiction Festival, realtà consolidata nel panorama della cultura fantascientifica europea, organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground.


Le novità
 
L'edizione 2023 inaugura un nuovo filone di ricerca riassunto nel titolo della rassegna: “Fantascienza Rossa. Il futuro secondo il cinema cinese”. 

I titoli proposti dal Pisa Chinese Film Festival 2023, infatti, hanno come elemento in comune il filone fantascientifico. È la prima volta nella sua ormai longeva attività che il Pisa Chinese Film Festival si confronta con un ‘genere’ specifico, individuandone aspetti peculiari, stilistici e di contenuto. La Fantascienza, sin dalle sue origini, è cartina tornasole di una visione del futuro, documento prezioso sull’identità di una cultura, le sue aspettative, le sue paure profonde. E questo vale a maggior ragione per una realtà come quella della Cina contemporanea la cui industria cinematografica – soprattutto negli ultimi dieci anni – sta investendo ingenti capitali in produzioni di alto livello tecnico e con una vocazione mondiale. Dopo il successo del kolossal The Wandering Earth (流浪地球) diretto dal regista Frant Gwo nel 2019 (campione di incassi in patria), le produzioni cinesi hanno dimostrato di poter competere sul mercato internazionale con opere che, oltre a non temere il confronto con la più blasonata fantascienza occidentale, mostrano evidente ‘caratteristiche cinesi’. Non è un mistero che il genere fantascientifico faccia da vero e proprio vettore all’immagine di sé che la Repubblica Popolare sta pazientemente edificando agli occhi del mondo: una potenza avanzata tecnologicamente, capace di affrontare le sfide del futuro, aperta alla conoscenza e dotata di quello spirito di adattamento che le consente di essere avanguardia rispetto ai cambiamenti globali, anche quelli più improbabili (e frutto di fantasia). La scelta dei film in cartellone è il frutto di una sintesi dei migliori lavori dell’ultimo anno di attività cinematografica made in Cina, una sorta di declinazione delle ‘letture’ del genere più rappresentative di questo importante fenomeno: dai film catastrofici agli ‘incontri ravvicinati’, dai viaggi interplanetari alle apocalissi cosmiche. Un approccio rinnovato, che ha individuato sul campo alcuni dei titoli che hanno incontrato il gusto del pubblico più grande del mondo, con una particolare attenzione alle mode, ai personaggi, ma anche alle ‘firme’ che arricchiscono il panorama dell’industria cinematografica cinese contemporanea. La Cina rappresenta un osservatorio privilegiato su quelli che sono oggi i gusti, le avanguardie, addirittura le storie che talvolta rimbalzano anche nel contesto europeo.

Tutti i titoli presenti in cartellone saranno a ingresso gratuito e in lingua originale, con sottotitoli in italiano. L'ingresso degli spettatori è garantito fino a esaurimento dei posti a disposizione.


Il manifesto d’autore
Il manifesto dell’edizione 2023 è firmato da Francesco Guarnaccia. Classe 1994, Francesco Guarnaccia è fumettista e illustratore. Fa parte del collettivo Mammaiuto, con cui ha pubblicato ‘From Here To Eternity’. Sue recenti uscite sono ‘Iperurania’ e ‘Party Hard’. È vincitore di prestigiosi premi (Gran Guinigi, Micheluzzi, Bartoli) e pubblica con Feltrinelli, Bao, De Agostini, BeccoGiallo, Shockdom, Rizzoli, “Linus”, “Internazionale”, “Smemoranda” e molte realtà dell’autoproduzione italiana.


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Apertura dei cancelli al Parco delle Concette lunedì 19 giugno alle ore 20.30. A fare gli onori di casa ci saranno la professoressa Huang Yunlin (Direttrice Istituto Confucio di Pisa), Giada Alì e Fabiana De Carlo (Istituto Confucio di Pisa). 

Alle 21.30 il festival sarà quindi inaugurato da Journey to the West (宇宙探索编辑部), del regista Kong Dashan. Caso internazionale pur essendo l’opera prima di un autore esordiente, presentato ai festival di Rotterdam e di Osaka, il film racconta le vicende di Tang Zhijun, caporedattore della rivista ‘Space Exploration’, che insieme ai suoi collaboratori si ritrova a indagare sull'avvistamento di un oggetto volante non identificato in un remoto villaggio della Cina rurale. Ispirata al racconto ‘classico’ del monaco Tang Sanzang che viaggiò verso ovest per portare il vero buddismo in Cina in compagnia del re delle scimmie Sun Wukong, l’avventura di Kong ritrae un eroe sui generis, la cui ricerca ossessiva della vita extraterrestre affonda le proprie radici nella convinzione che alla scoperta della vita aliena l'umanità abbandonerebbe immediatamente i suoi tragici disaccordi e vivrebbe in perpetua armonia.

Martedì 20 giugno la giornata prenderà le mosse a partire dalle 19.30 presso la Nunziatina, con ‘Future Fiction – esplorare la biodiversità del futuro’ con Francesco Verso: un incontro, un seminario, una chiacchierata per apprendere i primi rudimenti del ‘caso fantascientifico’ che sta interessando la cultura cinese negli ultimi due decenni, per conoscere curiosità e aspetti peculiari del futuro made in China. 

Nato nel 1973, Francesco Verso è tra gli autori più interessanti di fantascienza degli ultimi anni. Dal 2008 si dedica a tempo pieno all’editoria, sia come autore di genere che come editor e curatore del progetto Future Fiction. Ha scritto Antidoti umani, e-Doll (premio Urania Mondadori 2008) e Livido (premio Odissea e premio Italia 2012), pubblicato da Apex Books negli Stati Uniti e da Bofeng in Cina con il titolo di Nexhuman. Nel 2015 ha vinto un secondo premio Urania con Bloodbusters che è uscito nel Regno Unito per Luna Press e in Cina per Bofeng. Il suo ultimo romanzo, di genere solarpunk, s’intitola I Camminatori ed è composto da I Pulldogs e No/Mad/Land. Nel 2019 ha vinto il Dragone d’oro per la promozione della fantascienza internazionale ed il premio come miglior editore di fantascienza assegnato dalla European Science Fiction Society, inoltre è direttore onorario del Fishing Fortress Center di Chongqing (Cina) dove gestisce un corso di scrittura creativa internazionale, il Future Fiction Workshop.

Alle 21.30 presso il Parco delle Concette verrà proiettato The Last Sunrise (最后的日出) del regista Wen Ren. Anch’esso opera prima, in cartellone alla 19° edizione del Trieste Science + Fiction Festival, il film narra di un futuro basato sull'energia solare che precipita nel caos quando il Sole scompare, obbligando un solitario astronomo e la sua vicina di casa a lasciare la città. La temperatura scende sotto lo zero e l'ossigeno si esaurisce: l'unica speranza è nel Distretto Quattro, luogo ancora dotato di luce e di aria respirabile. Tra agguati, paura, terrore e freddo, i due avranno modo di conoscersi meglio, di aprirsi l’una verso l’altro, confessare paure e rimorsi, mentre attorno morte e disperazione li braccano e la vita sembra destinata a scomparire assieme al Sole. Un’opera autoriale lontana dai fasti dei kolossal, ma seducente e misteriosa, che ha già il sapore di un classico di domani.

Mercoledì 21 giugno si riparte alle 19.30 presso la Nunziatina con la presentazione del fumetto Stanotte sfilano cento fantasmi (Future Fiction Edizioni). Ispirato al celebre racconto della scrittrice di fantascienza Xia Jia, dalla penna di Serena Meo e con i disegni di Gabriele “Caelpher” Ghirelli, la storia narra di Ning, un ragazzino che abita in un Luna Park del futuro. Con Francesco Verso sarà presente il disegnatore dell’opera, Gabriele “Caelpher” Ghirelli. L’iniziativa è inserita nel cartellone ‘Fumetti & Popcorn 2023’ curata dal Cinema Arsenale di Pisa.

Alle 21.30 presso il Parco delle Concette sarà quindi la volta di Annular Eclipse (记忆囚笼), del regista Zhang Chi, un thriller futuristico sul tema della memoria, che riesce a trovare la sua originalità in una messa in scena colorata e bizzarra. Il film, opera seconda di Zhang Chi, è stata a sua volta in concorso al Trieste Science + Fiction Festival. Nel 2030 la scienza è riuscita a curare il morbo di Alzheimer grazie alle innovazioni del Brian Science Lab. Gen e Song sono due sicari super efficienti che lavorano per un’organizzazione guidata dal “padre”, una misteriosa figura che si presenta in video come una pecora. Presto, Gen comprende che i suoi ricordi sono stati manipolati. Inizia così un’indagine che lo porterà a scoprire verità che non è pronto ad affrontare, mentre la società si prepara all’avvento di una misteriosa eclissi anulare che appare una volta ogni mille anni.

Giovedì 22 giugno la serata si svolgerà integralmente presso il Parco delle Concette e sarà aperta da una piccola celebrazione, a cura dell’Istituto Confucio, della Festa delle Barche Drago. Per l’occasione, i docenti e le docenti dell’Istituto si esibiranno in attività tradizionali come la pratica del Qigong, la danza del ventaglio, e altri giochi cinesi. Ci sarà inoltre la possibilità di assaggiare lo snack tipico della festa: gli involtini di riso chiamati Zongzi (粽子Zòngzi).

Alle 21.30, infine, il Pisa Chinese Film Festival celebra il ventennale di una pellicola che ha rappresentato una delle pietre miliari del cinema mondiale. Nel 2003 veniva infatti ultimata la produzione di 2046 del regista Wong Kar-wai. Pensato per essere il sequel di In the Mood for Love, è divenuto nel suo compiersi un’opera autonoma, di fascino intonso. Uno scrittore, distrutto dalla delusione di aver perso l'unico amore della sua vita, cerca nella memoria e nelle altre donne brandelli della donna che non avrà mai più. 2046 è un posto, un tempo, un libro, infine il numero di una camera d'albergo (la stessa in cui Tony Leung e Maggie Cheung si vedevano, appunto, in In the Mood for Love). Un gioiello che non ha perso un grammo della sua freschezza, riproposto al pubblico del Pisa Chinese Film Festival in versione originale sottotitolata.

<<Il Pisa Chinese Film Festival è da sempre stato promotore delle molte novità che contraddistinguono il panorama cinematografico cinese - afferma la professoressa Huang Yunlin, Direttrice dell’Istituto Confucio di Pisa. Questa edizione del 2023 si pone l’importante compito di offrire agli spettatori italiani un saggio della produzione fantascientifica cinese più recente. È un fenomeno per noi nuovo, ma che subito si è mostrato, meglio di altri generi più classici, estremamente efficace nell’esplorare il presente, le prospettive, ma anche i dubbi e i sogni soprattutto delle generazioni più giovani. Attraverso l’immaginazione del futuro possiamo parlare delle nostre speranze, come popolo e come cultura; possiamo raccontare, attraverso la finzione, di come immaginiamo il nostro rapporto con la tecnologia e del ruolo che essa avrà domani nelle nostre vite. Sono solo spunti di un quadro ben più ampio, che saremo felici di condividere con tutti coloro che vorranno prendere parte alle serate del nostro festival>>.

<<Il Pisa Chinese Film Festival compie un nuovo passo in avanti - racconta il professor Alberto Di Minin, direttore italiano dell’Istituto Confucio di Pisa. In questi ultimi anni abbiamo investito molto in una ricerca a tutto campo, avvantaggiandoci allo stesso tempo di collaborazioni importanti come quella con il Far East di Udine, ai quali si sono aggiunti in queste edizione 2023 gli amici del Trieste Science + Fiction Festival, alleati fondamentali per il tema di quest’anno che ruota intorno alle idee di futuro e all’immaginazione del domani. Il Cinema Arsenale di Pisa, poi, si conferma sempre di più colonna portante della nostra organizzazione: quest’anno saremo insieme nella bellissima cornice del Parco delle Concette, un grande regalo per un’edizione che si preannuncia speciale. Siamo parti che interagiscono in un modello fatto di scambi, osservazione, collaborazione costante: questa è la formula che abbiamo affinato negli anni e di cui andiamo orgogliosi>>.

A partire dai prossimi giorni tutte le novità e gli aggiornamenti sulla pagina Facebook e Instagram dell'Istituto Confucio di Pisa:

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