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Meressina: arriva il simulatore respiratorio dei neonati

Publication date: 28.10.2011
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Ecco Meressina, che è l’acronimo di MEchatronich REspiratory System SImulator for Neonatal Applications, ossia un simulatore respiratorio neonatale da utilizzare nella formazione continua sul campo di tutto il personale sanitario che opera nelle Neonatologie.

Il progetto, promosso dall’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, dove esiste già da qualche anno il Centro di simulazione neonatale “Nina” (diretto dal Dott. Armando Cuttano e dotato di una task-force di operatori che fanno formazione in tutt’Italia sulle tecniche di rianimazione neonatale su robot interattivo) è nato in partnership con l’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna ed è risultato vincitore, unico in Toscana, del Bando nazionale “Sviluppo e ricerca sulle metodologie nella formazione continua”, promosso da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).

Grazie al finanziamento di € 121.000, il progetto, che ha la durata di 18 mesi, passa ora alla fase operativa con lo studio e la progettazione del dispositivo. 

L’obiettivo è far compiere un passo avanti al simulatore che replica tutte le funzioni vitali di un neonato in carne ed ossa, e progettare un simulatore respiratorio neonatale ancora più innovativo, per migliorare le prestazioni del personale sanitario proprio in materia di respirazione assistita, per accrescere la sicurezza dei piccoli pazienti. Da un punto di vista ingegneristico questo progetto rappresenta una sfida interessante per l’Istituto di BioRobotica. Infatti, oltre allo studio di modelli matematici e di materiale ‘ad hoc’ per la realizzazione del simulatore, sarà necessario un processo di miniaturizzazione per rendere il sistema non solo funzionale, ma soprattutto anatomicamente simile ai piccoli pazienti curati quotidianamente nel reparto di Neonatologia.

La progettazione e la realizzazione di Meressina rappresenta la possibilità di consolidare, a livello nazionale e internazionale, la leadership dell’Istituto di BioRobotica nel campo della tecnologia applicata alla medicina.
“Meressina – sottolinea il Prof. Paolo Dario – rappresenta per l’Istituto di BioRobotica l’inizio di una avvincente linea di ricerca che ci porta a studiare un ambiente, quello polmonare, molto complesso e sofisticato. Se poi si pensa che l’obiettivo del progetto è la simulazione morfologico-funzionale del polmone di neonati pretermine, la complessità anatomica aumenta e, a livello ingegneristico, le competenze di miniaturizzazione diventano fondamentali. Meressina può rappresentare perciò un importante passo in avanti per tutta la comunità scientifica, con l’obiettivo comune di far diventare il Centro di simulazione neonatale dell’Aoup un importante centro di eccellenza sia a livello nazionale che internazionale.”