VINI ITALIANI E MERCATI MONDIALI: FINO ALL’11 OTTOBRE LE ISCRIZIONI ALLA TERZA EDIZIONE DEL MASTER UNIVERSITARIO CHE FORMA GLI “AMBASCIATORI” DELLE NOSTRE PRODUZIONI VITIVINICOLE NEL MONDO
Formare una nuova figura professionale per aumentare
La richiesta di ammissione è inoltre aperta ai laureandi, che abbiano terminato gli esami di profitto prima dell’inizio delle lezioni fissato per giovedì 9 novembre 2017 e che prevedano di acquisire il titolo di accesso nel corso delle attività didattiche del corso. E’ possibile richiedere la partecipazione a singoli moduli o semplicemente come uditori. Alcune delle lezioni si svolgono in lingua inglese per favorire l’approccio ai mercati internazionali. In totale, il corso prevede 400 ore di formazione in aula e 450 ore di stage presso aziende e d imprese del settore della produzione, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi, del marketing e dell’export dei prodotti enologici. Le lezioni sono in programma tra novembre 2017 e giugno 2018 e si tengono nei giorni del fine settimana.
Gli “ambasciatori del vino italiano” che si formeranno con questo master saranno specialisti su temi che riguardano la conoscenza dei vini italiani, dei territori che li producono e dei risvolti qualitativi, culturali, socio-economici e commerciali. Gli “ambasciatori” di uno degli aspetti che caratterizza e che rende unico il “made in Italy” saranno in grado di promuovere e di contribuire alla diffusione dei vini italiani, grazie alla conoscenza delle caratteristiche e delle tendenze dei mercati mondiali e dei consumatori internazionali. Il master si pone l’obiettivo principale di formare una figura professionale in grado di intervenire e di operare nei diversi ambiti e settori finalizzati alla diffusione della conoscenza dei vini italiani all’estero, nonché alla loro promozione sui mercati mondiali, considerando quelli consolidati (come Stati Uniti, Germania, Regno Unito) sia quelli in espansione (ad esempio Cina, Corea, Russia), con un particolare focus su paesi “emergenti” dal punto di visto del consumo del vino come possono essere l’India e il Messico e alcune aree dell’Africa e del Sud-est asiatico.
Per formare gli “ambasciatori del vino italiano nel mondo”, si rende necessaria una sinergia tra competenze viticolo-enologiche
“Quando è stata attivata la prima edizione – commenta il direttore prof. Pietro Tonutti - l’Italia aveva da poco superato la soglia dei 5 miliardi di euro di export di vino. Negli ultimi due anni si sono verificati due fatti importanti: non soltanto l’Italia ha raggiunto la leadership produttiva a livello mondiale con una produzione di 50 milioni di ettolitri del 2016, che rappresentano il 19 per cento della produzione mondiale, ma ha anche ulteriormente incrementato il valore complessivo dell’export per un valore che si è avvicinato ai 6 miliardi di euro. Questo trend positivo – continua il prof. Tonutti - sembra destinato a consolidarsi nel tempo. Anche a causa della diminuzione dei consumi interni, l’export del vino rappresenta un fattore di assoluta importanza per il settore enologico nazionale con positive ripercussioni su altri aspetti collegati come il turismo e la promozione complessiva del ‘made in Italy’. Da queste considerazioni la necessità di formare figure professionali in grado di accompagnare, gestire e implementare questo processo in stretta sinergia con il mondo produttivo”.
Tutte le informazioni sul Master, incluso il piano e il calendario didattico, i nominativi e i curricula dei docenti coinvolti, provenienti dal settore accademico e da quello produttivo, di comunicazione e di organizzazione e di marketing aziendale, le collaborazioni con aziende del settore e i moduli per l’iscrizione on line sono disponibili qui.