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  • Istituto di Scienze della Vita

FRUMENTO DURO: PROMUOVERNE PRODUZIONI E QUALITA’, INTERVISTA DELLA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA A DOCENTE DELL’ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA. LAURA ERCOLI: “AGIRE SU OGNI FASE DELLA FILIERA

Data pubblicazione: 23.09.2016
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Come promuovere le produzioni e la qualità delle produzioni di frumento duro in Italia, viste le importazioni nazionali medie degli ultimi anni pari al 40 per cento dei consumi. Un docente di agronomia e coltivazioni erbacee dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, Laura Ercoli, è stata intervistata dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati presieduta dall’onorevole Luca Sani. Il tema è all’ordine del giorno e il contributo dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna può risultare significativo, per ridare fiato alle produzioni italiane, consolidarne la qualità e agire nell’interesse dei produttori, delle aziende e dei consumatori.

Durante la sua intervista, Laura Ercoli ha ricordato come “occorre agire su tutte le fasi della filiera della pasta, per incrementare produzione e qualità della granella del frumento duro. In primis sulla fase di coltivazione mediante un'attenta scelta varietale; un miglioramento genetico basato anche sulle collezioni di genotipi di frumento duro presenti in tutta Italia avvalendosi delle nuove tecniche genetiche di caratterizzazione del genoma; un avvicendamento con leguminose da granella; il frazionamento della concimazione minerale; la biofortificazione con microelementi; l'uso e lo sviluppo di concimi organici e biologici a base di microrganismi benefici (i.e., funghi, batteri); un'attenta scelta dell'epoca di semina, delle lavorazioni conservative della fertilità del suolo e la lotta integrata. La Prof Ercoli ha parlato inoltre di azioni volte ad incrementare la qualità nella fasi di stoccaggio, molitura, pastificazione e confezionamento”

Relativamente alla fase di stoccaggio è stata sottolineata da Laura Ercoli “l'importanza di monitorare il contenuto di micotossine della granella e di fitofarmaci, mentre nella fase di pastificazione quella di migliorare le condizioni di esercizio, cioè tempi e temperature del processo” . La docente dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna si è inoltre soffermata sull'importanza di promuovere una filiera del frumento duro che sia tesa ad incrementare le produzioni e migliorare la loro qualità (qualità agronomica, molitoria,tecnologica, igienico-sanitaria, nutritiva e nutraceutica) attraverso lo sviluppo di una attento sistema di classificazione della qualità della granella di frumento e l'applicazione delle moderne tecniche colturali.

La registrazione dell’intervista è disponibile qui.