A giugno 2011 l’Istituto di BioRobotica protagonista su due prestigiose riviste scientifico-tecnologiche dell’IEEE
Due progetti di grande successo dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna sono contemporaneamente protagonisti sulle copertine di due prestigiose riviste del mondo scientifico e tecnologico, curate ed edite dall’IEEE, l’Institute of Electrical and Electronic Engineers, l’associazione professionale più rilevante dedicata all’innovazione tecnologica avanzata.
Le due copertine sono la migliore testimonianza degli ottimi risultati che l’Istituto diretto dal professor Paolo Dario sta raggiungendo in ambito internazionale.
Il primo articolo, intitolato "Online Myoelectric Control of a Dexterous Hand Prosthesis by Transradial Amputees" vede come autori Cipriani, Antfolk, Controzzi, Lundborg, Rosén, Carrozza e Sebelius ed è stato pubblicato sul numero di Giugno 2011 dell’ “IEEE Transactions on Neural Systems and Rehabilitation Engineering”. Il progetto cui si riferisce ha lo scopo di spingere il più possibile in avanti la ricerca sulle protesi di mani per amputati. Primo obiettivo è stato quello di studiare il controllo della postura delle dita della mano protesica attraverso l’uso di un elettromiografo e l’osservazione del movimento. Il secondo obiettivo è consistito nel calcolo di differenze statistiche nella performance dei partecipanti all’esperimento (suddivisi tra amputati e sani), quindi puntando a verificare l’applicabilità generale del metodo proposto. Il risultato dell’esperimento è stato positivo e incoraggiante per lo sviluppo di interfacce elettromiografiche non invasive per il controllo delle protesi.
Il secondo articolo, dal titolo “Wireless Implantable Electronic Platform for Chronic Fluorescent-Based Biosensors”, scritto da Valdastri, Susilo, Forster, Strohhofer, Menciassi e Dario è stato pubblicato sul numero di Giugno 2011 della rivista “IEEE Transactions on Biomedical Engineering”. Il progetto mira alla realizzazione di una piattaforma elettronica wireless programmabile per il monitoraggio di biosensori impiantabili basati sulla fluorescenza. Scopo ultimo di tale piattaforma è l’integrazione in un sistema completo di monitoraggio dei livelli di glucosio nel sangue. La piattaforma infatti potrebbe essere impiantata per almeno un anno sotto la cute di pazienti diabetici. I risultati riportati nell’articolo, inoltre, possono essere applicati a una ampia varietà di biosensori basati sul misuramento dell’intensità di fluorescenza.