INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE SCIENTIFICA: INIZIA IL CORSO PER CAPIRE COME UN PAPER SI TRASFORMA IN UNA NOTIZIA DI SUCCESSO
La ricerca è sempre più presente dei mass media. Dalla pubblicazione scientifica al lancio di agenzia, al servizio sul quotidiano, sul web, a quello in tv o in radio, con la declinazione “social”, quale percorso trasforma un articolo scientifico, una “novità” o un evento del mondo della ricerca e della formazione universitaria in una notizia di larga diffusione? Quali sono i protagonisti, le regole, gli strumenti che lo accompagnano, magari non di immediata visibilità e “leggibilità”, per uno scienziato come per un lettore? Per ripercorrere il “cammino dell’informazione scientifica” la Scuola Superiore Sant’Anna apre una “newsroom didattica” e lancia il primo corso in “Informazione e comunicazione scientifica sui mass media”, rivolto a tutti i suoi allievi ordinari e perfezionandi, su proposta di Debora Angeloni, ricercatrice in biologia molecolare all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e curato dalla stessa Debora Angeloni, insieme a Francesco Ceccarelli, giornalista dell’Ufficio Stampa.
Da venerdì 27 gennaio alle ore 18.00, per dieci settimane con la cadenza di un incontro a settimana, docenti universitari e giornalisti presentano le “regole auree” su contenuti, strumenti, norme etiche e deontologiche per conoscere il comportamento e le reazioni dei mass media, quando si confrontano con il mondo della ricerca, della scienza e più in generale dell’università. Il corso è pensato per rispondere alle esigenze formative degli allievi di oggi, i professionisti e gli scienziati di domani chiamati a interagire con il mondo della comunicazione e dell’informazione, del quale dovranno conoscere i meccanismi principali che lo regolano e che lo alimentano.
Il corso vuole inoltre rimarcare l’importanza della corretta informazione scientifica, la quale può trovare più spazio se anche gli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna acquisiscono nuove e “inedite” competenze, utili nel futuro per agevolarli nella diffusione e nella “condivisione” dei traguardi raggiunti e delle sfide che li attendono, rispondendo peraltro a un ulteriore dovere, quello della trasparenza. Se i progetti di ricerca sono condotti con finanziamenti pubblici è infatti fondamentale che i cittadini sappiano come sono impiegati i “loro” fondi e con quali risultati. Aumentare l’attenzione verso la corretta informazione scientifica è utile perfino a prevenire o a limitare la diffusione delle “bufale”, le notizie che tali non sono, in quanto prive di fondamento o inventate di sana pianta.
“Non vogliamo sovrapporci a corsi di informazione e comunicazione ma presentare questi temi, così ampi e complessi, secondo il ‘punto di vista’ utile ai nostri allievi. Le dieci lezioni sono caratterizzate da un approccio teorico e presentano casi pratici, con una forte attenzione al ‘back office’ dell’informazione, a quei segni e quelle regole di carattere etico e deontologico che gli operatori della comunicazione e dell’informazione sono tenuti a rispettare e che aiutano i nostri allievi ad ampliare le loro conoscenze”, spiega Debora Angeloni, la docente che ha proposto il corso.
Le lezioni si tengono di norma il giovedì tra le 18.00 e le 20.00, di norma in sede centrale. Ecco i docenti e il calendario di massima: Debora Angeloni e Francesco Ceccarelli (27 gennaio); Antonio Valentini (2 febbraio);Giovanni Manetti (9 febbraio); Adriano Fabris (16 febbraio); Tommaso Strambi (23 febbraio); Alma Grandin e Antonello Riccelli (2 marzo); Chiara Palmerini (9 marzo); Federico Pedrocchi (16 marzo); Francesco Ceccarelli (23 marzo); Enrica Battifoglia (30 marzo).
Gli esterni possono seguire una o più lezioni come uditori, compatibilmente con la capienza dell'aula.