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Modelli europei di accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo

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Data 19.12.2016 orario
Indirizzo

Piazza Martiri della Libertà, 33 , Pisa 56127 Italia

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Saluti istituzionali di Barbara Henry (Istituto Dirpolis, direttrice laboratorio Global Security and Human Rights)

Introducono: Anna Loretoni (Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant'Anna); Francescomaria Tedesco (Università di Camerino). 

Interventi istituzionali: Vittorio Bugli, Presidenza Giunta Regionale e Assessore regionale toscano all’immigrazione; Daniela Di Capua, Direttrice Servizio Centrale SPRAR; Francesco Fabio Marzano, Vice Prefetto Vicario Prefettura di Lucca; Luca Menesini, Presidente Provincia di Lucca e Sindaco del comune di Capannori; Paolo Masetti, Sindaco del comune di Montelupo Fiorentino; Alice Sobrero, Assessore alla cultura di comune di San Marcello Pistoiese; Stefano Lomi, Assessore al sociale del comune di Quarrata.

Ore 11.15 Presentazione di buone prassi.

L'accoglienza con le A.L.I, Valerio Bonetti, coop. Odissea (So. & Co. Lucca)

I CAS del Consorzio CO&SO Empoli: la scelta, i principi, le azioni per accompagnare aspettative e motivazioni, Diego Landi, Coordinatore Centri Accoglienza Straordinaria.

Varcare la soglia. Potenzialità e criticità dell'accoglienza diffusa negli SPRAR, Federica Massaro.

Coop. La Pietra d'Angolo (CO & SO Empoli).

Il modello di accoglienza di CO&SO, Francesca Meoni, direttore area marginalità immigrazione.


Convegno finale del progetto di formazione e ricerca A.L.I. – Accoglienza Lavoro Integrazione finanziato da Foncoop.

La presentazione del progetto analizza, nella prima parte, le premesse culturali e filosofiche legate alle questioni dell’identità e della differenza, con la ricaduta sui diritti, in un’ottica di decostruzione delle retoriche sull’alterità, tenute in considerazione la dimensione antropologica e culturale.

La seconda parte è dedicata all’analisi dei dati sulle migrazioni a livello globale, per concentrarsi poi sulla situazione italiana, al fine di far emergere, tra l’altro, l’insussistenza dell’allarmismo e delle retoriche dell’‘invasione’ che spesso vengono agitate in Europa dagli ‘imprenditori della paura’.

La terza parte è un'indagine tesa a individuare le fonti normative, le implicazioni pratiche dell'accoglienza, il suo dispiegarsi nelle strutture dedicate a tale compito, le differenze rispetto al 'modello' italiano, prendendo in esame quattro paesi europei: Francia, Regno Unito, Germania, Svezia.

L'approccio è anche pragmatico e intende concentrarsi sulle procedure gestionali, sul ruolo delle strutture e degli Enti locali nell'accoglienza, sull'eventuale individuazione dell'esistenza di pregiudizi e doppi standard in relazione alla nazionalità e ai Paesi di provenienza di richiedenti asilo e rifugiati. In tal senso, le varie fasi che scandiscono le esperienze di accoglienza verranno analizzate alla luce del loro profondo legame con la dimensione identitaria del/la richiedente, che si trova a vivere un momento esistenziale caratterizzato da grande incertezza e precarietà.