34 imprese, 180 addetti, 13 milioni di fatturato: le spin-off del Sant’Anna raccontano i successi e svelano le prossime sfide in una “prima visione”
34 imprese attive, circa 180 addetti qualificati e 13 milioni di euro annui come fatturato: questi dati scattano una fotografia dai contorni già nitidi, seppure a livello macro, sulle imprese spin-off che la Scuola Superiore Sant’Anna ha contribuito a far nascere dal 1991 a oggi. Il racconto per immagini delle sfide, dei successi, dei progetti più rilevanti in termini di innovazione, dei prossimi obiettivi di molte di queste imprese è ora sintetizzato in un video presentato il 17 gennaio in anteprima alla presenza del Rettore Pierdomenico Perata, del Direttore dell’Istituto di BioRobotica Paolo Dario, del Delegato al Trasferimento tecnologico Andrea Piccaluga.
La “prima visione” ha coinciso con la lezione inaugurale del corso “High technology business venturing” che vuole insegnare proprio come “fare impresa”, tenuto dallo stesso Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese, da Alberto di Minin, ricercatore in Economia e gestione delle imprese e Consigliere del Ministro Maria Chiara Carrozza, e da Andrea Paraboschi, dottorando della Scuola Superiore Sant’Anna.
Non è stata casuale la scelta di proiettare questo video a margine della prima lezione del corso: dottorandi e studenti, i destinatari, seguiranno lezioni tanto con docenti della Scuola Superiore Sant’Anna e di altre istituzioni universitarie quanto con “uomini d’impresa” che racconteranno la loro esperienza. Quale testimonianza diretta e più efficace se non ascoltare le testimonianze di chi, partendo dai laboratori negli Istituti di ricerca, si è trasformato – con successo – in imprenditore, creando un’azienda spin-off e affrontando il mercato?
Il video e la proiezione sono serviti anche a contestualizzare con maggiore chiarezza la realtà delle spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna, confermando la giusta direzione in cui si sta muovendo per attuare quella che viene definita la sua “terza missione”, ovvero il trasferimento tecnologico. La prima impresa spin-off è nata nel 1991 e da allora si è sviluppata al punto da diventare un gruppo che oggi impiega circa 50 persone e che, da sola, fattura circa 5 milioni di euro. Dal 1991 sono state costituite in media due nuove imprese l’anno fino ad arrivare alle 34 imprese attive di oggi.
“I settori di appartenenza di queste imprese – commenta Andrea Piccaluga - riflettono le specificità tecnologiche della ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna: l’automazione industriale e la robotica, il biomedicale, l’ICT (Information Communication Technology, ndr) e una componente dedicata ai servizi di consulenza in campo aziendale, dell’energia e dell’ambiente, della progettazione e della comunicazione. Il 76,5 per cento delle aziende ha sede in Toscana, con una forte concentrazione nell’area Pisa – Pontedera; le altre sono localizzate per lo più nel centro Italia. Il video che oggi proiettiamo e per il quale dobbiamo ringraziare le oltre venti imprese che vi hanno partecipato, oltre ai soggetti finanziatori , è un supporto utile per il corso ‘High technology business venturing’. In trenta ore di lezione – aggiunge Piccaluga – affronteremo temi come la gestione dell’innovazione, la proprietà intellettuale e la redazione dei business plan d’impresa, per trasmettere ai partecipanti gli elementi fondamentali per dare forma alle proprie aspirazioni imprenditoriali. Magari – conclude – nei prossimi video parleranno da imprenditori quelli che oggi sono studenti. Se fosse così avremmo vinto la nostra scommesssa”.
Il video è stato progettato dal Servizio di supporto agli Istituti di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna, in particolare dalla Valorizzazione Ricerca, insieme all’Ufficio informazione e comunicazione istituzionale ed è stato prodotto da GranducatoTv di Livorno, con il contributo della Regione Toscana (Poli di Innovazione Politer e Pierre – POR Creo FESR 2007-2013).
Un estratto dal video è disponibile QUI.