GIORNATE FAI DI PRIMAVERA, SUCCESSO PER l’APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEDE STORICA: DUEMILA I VISITATORI
Straordinario successo per l'apertura al pubblico della sede storica della Scuola Superiore Sant’Anna in occasione delle Giornate di primavera promosse dal Fai, Fondo Ambiente Italiano.
Tra sabato 19 e domenica 20 marzo circa duemila visitatori hanno risposto all'appello del Fai per andare alla scoperta del complesso che oggi ospita una delle istituzioni universitarie considerate al top in Europa, nell'ambito delle Giornate di primavera. Nonostante la sua giovane età (l'attuale Scuola Superiore Sant’Anna non ha ancora compiuto 30 anni dall'istituzione) la sede centrale vanta una storia architettonica secolare, valorizzata dal vasto programma di recupero ideato a suo tempo dall'architetto Francesco Tomassi.
Per la prima volta nell'ambito delle Giornate di primavera del Fai, i chiostri, le aule, i giardini e la stessa chiesa di Sant'Anna si sono mostrate ai visitatori in tutta la loro bellezza, per un evento non accademico. Il successo si è rivelato perfino superiore alle aspettative, come confermano i quasi duemila visitatori che hanno varcato il cancello di piazza Martiri della Libertà a Pisa e che si sono mostrati incuranti delle attese spesso necessarie per smaltire il flusso in ingresso e permettere ai volontari del Fai e agli "aspiranti Ciceroni" studenti di scuole superiori di Pisa di guidare i visitatori nel percorso che culminava con la visita della chiesa di Sant'Anna, dal cui campanile - secondo alcune fonti storiche - Galileo Galilei scruta gli astri, quasi a confermare la vocazione alla ricerca scientifica di questo complesso edilizio.
Gruppi di famiglie, turisti, cittadini hanno risposto all'appello del Fai, che per Pisa ha permesso la visita anche della sacrestia e della biblioteca della vicina chiesa di Santa Caterina, dando vita a un flusso ininterrotto di visite. Alla fine delle due giornate il successo è stato certificato dal rilevante numero di visite e, soprattutto, dall'interesse delle persone che si sono spesso sorprese per la cura e per la bellezza di questi luoghi oggi vocati alla scienza ma che conservano le vestigia di un passato in cui hanno ospitato edifici religiosi, in particolare conventi e monasteri come anche quello di Sant'Anna, che, dopo una serie di vicende, ha legato il suo nome a quello dell'ateneo.
Il rettore Pierdomenico Perata ha espresso la sua soddisfazione per l'andamento dei due giorni di apertura al pubblico con un notevole numero di visitatori, sottolineando come - nonostante le cifre non banali - gli accessi e le visite si siano svolte senza disagi e, soprattutto, con grande soddisfazione di chi, per la prima volta, varcava il canello della Scuola Superiore Sant’Anna.