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Il Sant'Anna insieme ad "Orientagiovani" per reclutare i migliori talenti

Data pubblicazione: 04.04.2012
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Al via, mercoledì 4 aprile alle ore 10.00 alla Facoltà di Economia di Arezzo (ex Caserma Cadorna), la tradizionale Giornata Orientagiovani organizzata da Confindustria Arezzo, appuntamento annuale rivolto agli alunni degli ultimi anni delle scuole superiori.

Gian Giacomo Gellini (Vice Presidente di Confindustria Arezzo con delega alla formazione e Presidente regionale dei Giovani Imprenditori) e i docenti dell’Università LUISS di Roma, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e delle Facoltà di Ingegneria e di Economia dell’Università di Siena incontreranno i giovani studenti per un confronto sul tema di questa edizione, “Orientamento alle Facoltà Economiche e Scientifiche”.

L’edizione Orientagiovani 2012, infatti, vede anche per la prima volta la presenza della Scuola Superiore di Sant’Anna, che recluta ogni anno, su tutto il territorio nazionale, i migliori talenti nell’ambito delle scienze economiche giuridiche e sociali e delle scienze agrarie, mediche ed ingegneristiche a cui offre percorsi innovativi nella ricerca e formazione.

“Un Paese a vocazione manifatturiera come il nostro ha bisogno di elevate competenze tecniche e manageriali per produrre e rimanere competitivo – dice Gellini - sappiamo che uno scarso numero di laureati in materie scientifiche e tecnologiche si traduce per i Paesi in una perdita complessiva di competitività internazionale, dovuta alla difficoltà delle imprese a reclutare ricercatori e tecnici altamente qualificati. La media di laureati in materie tecnico-scientifiche dei Paesi Ue, secondo gli ultimi dati Eurostat, è pari a 14 ogni 1.000 residenti tra i 20 e i 29 anni, l’Italia si ferma a 12,2 al pari di Slovenia e Grecia. E’ necessario invertire questa tendenza. Ecco perché Confindustria Arezzo anche quest’anno, con Orientagiovani, rinnova il suo impegno per promuovere tra gli studenti aretini la conoscenza del territorio e del suo sistema produttivo e per orientare le loro scelte formative e professionali. Le famiglie – continua Gellini – che in questi anni di crisi hanno funzionato da ammortizzatore sociale, devono orientarsi verso quei percorsi tecnico-professionali capaci di offrire ai giovani le giuste chiavi di accesso al mercato del lavoro. Oggi una buona preparazione tecnica, la conoscenza delle lingue straniere e le esperienze all’estero possono fare la differenza per i nostri giovani che si trovano a competere con i loro coetanei indiani o cinesi”.