Il vino e la Cina: cultura, tendenze dei consumi e prospettive di mercato. Convegno a Montepulciano in collaborazione con l'Istituto Confucio
Con 155 milioni di casse da 9 litri (pari a 1,865 miliardi di bottiglie) consumate lo scorso anno, in crescita del 136% rispetto al 2008, la Cina scippa alla Francia il primato del consumo al mondo di vino rosso nel 2013. Nello stesso anno, si è però registrato un calo del 3% delle esportazioni di vino italiano in Cina, forse spiegabile con la guerra dei dazi tra Europa e Cina. Pannelli solari contro vino, un contenzioso che si è risolto solo a fine 2013, ma che ha complicato le procedure burocratiche per i nostri esportatori verso la Cina.
Un contesto che questo evento cercherà di elucidare, con la partecipazione di esperti cinesi ed italiani, in un dialogo che si sta facendo sempre più frequente e serrato.
È di pochi giorni fa un convegno a Chengdu, in Cina, per valutare come far meglio squadra nelle esportazioni di vino italiano verso la Cina, imparando la lezione dei francesi. Lo stesso tema sarà trattato inoltre al Vinitaly, a Verona dal 6 al 9 aprile. Ma anche da un’esperienza relativamente di nicchia come quella di Montepulciano, ci sono bilanci da fare e lezioni da elaborare.
Con il logo di Toscana verso Expo 2015, il convegno ha il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Montepulciano e dell’Hanban, il dipartimento del Ministero dell’Educazione cinese, preposto alla diffusione della lingua e cultura cinese nel mondo. Tra gli organizzatori, l’Istituto Confucio di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna, la Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano, l’Università per Stranieri di Siena, l’Associazione Toscana-Cina Insieme.
Un saluto ai convegnisti giunge dallo scrittore Mo Yan, Premio Nobel della letteratura, che augura il successo raccomandando di alternare le parole alla degustazione di buoni vini.
La sessione mattutina, tecnica e socio-economica, ospita accademici cinesi che illustrano la produzione del vino e degli alcolici in Cina. Si confrontano con loro le variegate esperienze di marketing del vino italiano nel mercato cinese ad opera dei nostri produttori e di imprese locali, e si studiano le tendenze e le opportunità per raccogliere la sfida del vino assurto a status symbol. Esperti italiani del settore commentano le criticità e le prospettive.
La sessione pomeridiana è dedicata al vino come bene culturale, secondo la felice espressione di Zefiro Ciuffoletti, storico del Risorgimento ottocentesco dei vini italiani. La tradizione mediterranea del vino d’uva e quella cinese delle bevande alcoliche vengono messe in contrappunto per verificare punti di differenza e di dialogo in contesti letterari e cinematografici. Dalla poesie del poeta Li Bai a Sorgo Rosso e al Paese dell’alcol del premio Nobel Mo Yan, ai messaggi culturali veicolati dalle etichette del vino analizzati da Massimo Vedovelli, alla comparazione dei recipienti di conservazione e mescita del vino dell’antichità cinese e italica, una esplorazione di percorsi di confronto e di comunicazione per migliorare l’accoglienza e la conoscenza reciproca.