Ricerca d’avanguardia sulla mano bionica, la Commissione Europea finanzia con uno ERC Proof of Concept MYTI, il nuovo progetto coordinato da Christian Cipriani per la traslazione clinica dell’interfaccia uomo-macchina sviluppata nel progetto MYKI
Nuovo progetto di ricerca per la Scuola Superiore Sant’Anna sul controllo delle mani bioniche. Il Consiglio Europeo per la Ricerca finanzia con uno ERC Proof of Concept il progetto MYTI coordinato da Christian Cipriani, professore ordinario di bioingegneria industriale dell’Istituto di BioRobotica. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere a livello clinico la tecnologia sviluppata nell’ambito del progetto ERC MYKI per un controllo naturale e intuitivo di una protesi di mano. Con questo nuovo finanziamento, il Consiglio europeo per la Ricerca (ERCEA) ha riconosciuto l’originalità dell’approccio di Cipriani e del suo team di ricerca sul controllo ‘miocinetico’ di protesi, spingendo al massimo la sua traslazione clinica attraverso impianti cronici.
Il concorso per le Proof of Concept (PoC) è aperto solo a chi ha già ottenuto un finanziamento ERC. Possono presentare domanda i progetti di ricerca in corso o recentemente conclusi sostenuti da sovvenzioni Starting, Consolidator, Advanced o Synergy.
L’innovativa interfaccia uomo-macchina basata su magneti impiantabili
MYTI, acronimo di MYokinetic Towards Innovation, ha l’obiettivo di applicare miglioramenti alla tecnologia sviluppata nel progetto MYKI, per favorire la traslazione clinica dell’interfaccia uomo-macchina per il controllo delle protesi degli arti superiori. Il sistema sviluppato dal team di ricerca di Christian Cipriani si basa su una moltitudine di magneti permanenti impiantati nei muscoli residui in grado di decodificare i comandi di motori volontari e trasmettere feedback sensoriali all’individuo. Nello specifico, i componenti elettronici esterni acquisiscono il campo magnetico dei magneti, recuperano il loro spostamento derivante dalla contrazione muscolare e successivamente decodificano l'intenzione dell'utente per controllare più gradi di libertà della protesi in modo naturale e intuitivo.
Il progetto MYKI si è concluso con la prima sperimentazione clinica dell’interfaccia: un paziente ha ricevuto l’impianto per sei settimane ed è riuscito a controllare una protesi miocinetica in maniera autonoma. Con MYTI, che avrà una durata di 18 mesi, si punterà al miglioramento della tecnologia e all’usabilità a lungo termine dell’interfaccia.