Il progetto prevede l'attivazione di un contratto di ricercatore a tempo determinato di tipologia A), di cui alla Legge 240/2010 art. 24 comma 3, su tematiche green.

Il ricercatore si occuperà di sviluppare e testare una piattaforma basata su rete 5G ed edge computing per il rilevamento ed il monitoraggio delle aree portuali attraverso l'uso di immagini acquisite da telecamere e sensori a bordo di flotte di Unmanned Maritime Systems (UMS). La piattaforma avrà il duplice ruolo elaborare in tempo reale i dati acquisiti e di guidare, in base ai risultati ottenuti, la flotta di UMS per ispezionare zone specifiche.

L’inquinamento marino è un argomento di crescente preoccupazione. Il National Geographic distingue l'inquinamento marino dall'inquinamento idrico complessivo, in quanto si concentra sui prodotti creati dall'uomo che entrano nei mari. L'inquinamento marino comprende molti tipi di inquinamento che distruggono l'ecosistema marino, compreso l'inquinamento chimico, luminoso, acustico e plastico e recentemente molta attenzione si è concentrata su metodi per ridurre od azzerare tale inquinamento, che coinvolgono anche soluzioni basate su ICT.

Il progetto è finanziato dal MUR con D.M. n. 1062 del 10 agosto 2021 relativo ad Azioni PON “Ricerca e innovazione” 2014-2020 finalizzate al sostegno di contratti di ricerca in questo caso su tematiche green, su temi orientati alla transizione verde, alla conservazione dell’ecosistema, alla biodiversità, nonché alla riduzione degli impatti del cambiamento climatico e capacità del progetto di promuovere la ripresa verde e il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19.