Inizio contenuto principale del sito

  • Istituto TeCIP

ARTE E REALTÀ VIRTUALE: LA MOSTRA “PIRANESI. LA FABBRICA DELL’UTOPIA” A TORINO, IL LABORATORIO PERCRO REALIZZA SCENOGRAFIE 3D E MULTIMEDIALI PER RENDERE “LE CARCERI” IN FORMA TRIDIMENSIONALE

Data pubblicazione: 13.12.2017
Image for img_9608.jpg
Back to Sant'Anna Magazine

La mostra “Piranesi. La fabbrica dell’utopia” sulla vita di Giovanni Battista Piranesi,  l’architetto veneziano che passò alla storia con la produzione delle “Vedute di Roma” e delle “Carceri” è stata scelta per inaugurare le nuove Sale Palatine dei Musei Reali di Torino, 600 metri quadrati all'interno della Galleria Sabauda che s'affaccia sulla porta nord di Augusta Taurinorum, la Porta Palatina simbolo della Torino romana. Alla mostra contribuisce il Laboratorio di Robotica Percettiva (Percro) dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna

Si sposta così da Roma a Torino l’evento realizzato con il contributo del Laboratorio Percro grazie al quale per la prima volta prendono vita “Le Carceri” in un palcoscenico popolato da scenografie virtuali e tridimensionali.

Un fil rouge che lega la prima capitale d'Italia all'ultima, definitiva, con le sue Vedute di Roma che troneggiano tra le 93 opere di Giovan Battista Piranesi, grande incisore e architetto veneziano del XVIII secolo, in mostra fino all' 11 marzo.

Per la mostra, organizzata dall'Associazione MetaMorfosi in collaborazione con il Comune di Roma e con la Fondazione Giorgio Cini, il Laboratorio Percro ha realizzato un video 3D che, attraverso l’ausilio di appositi occhiali, conduce i visitatori nei meandri più angusti e oscuri delle carceri piranesiane, rivivendo tutto il fascino di queste visioni fantastiche e irreali, che sono ormai divenute un vero e proprio caposaldo del nostro immaginario collettivo.

La visualizzazione tridimensionale di alcune delle Carceri d’Invenzione permette, quindi, di ampliarne la percezione, consentendo di svelare il progetto architettonico che è nascosto dietro i tratti di Piranesi artista.

“Rendere questa trasformazione – ha sottolineato il ricercatore Marcello Carrozzino - ha richiesto lo studio dettagliato delle geometrie e, in alcuni casi, l'interpretazione delle scene raffigurate, per estendere l’esperienza visiva del visitatore che potrà sentirsi letteralmente trasportato all’interno dell'opera di Piranesi, grazie anche ad un tappeto sonoro appositamente studiato e realizzato per completare l'esperienza percettiva”.

Il progetto è stato coordinato da Massimo  Bergamasco, Direttore dell’Istituto TeCIP, Marcello Carrozzino, Chiara Evangelista, mentre l'installazione è stata realizzata dal gruppo di lavoro ACE del Laboratorio PERCRO, comprendente Cristian Lorenzini, Pietro Salerno e Marina Tanaka.

Photo Credits: Daniele Bottallo