A che punto di sviluppo è arrivata l’intelligenza artificiale? I possibili scenari futuri e le conseguenze nell’articolo di Giorgio Buttazzo, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni della Scuola Sant’Anna
Dall’inizio degli anni Duemila a oggi, il progresso tecnologico ha permesso uno sviluppo dell’intelligenza artificiale sempre più rapido, con conseguenti interrogativi come: “il momento in cui le macchine raggiungeranno le capacità intellettive umane è sempre più vicino? Cosa succederà dopo? Cosa cambierà nella società?”. Giorgio Buttazzo, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni della Scuola Superiore Sant’Anna, propone il punto della situazione e alcune possibili implicazioni future legate all’implementazione dell’AI nell’articolo “Coscienza Artificiale: implicazioni per l’umanità”, pubblicato su Mondo Digitale.
Le capacità dell’intelligenza artificiale migliorano di anno in anno: dal 2000, grazie a passi avanti a livello teorico e tecnologico, ma anche all’interesse che hanno iniziato riporre sul settore grandi investitori, il deep learning ha perfezionato le proprie competenze, iniziando a interfacciarsi con in un numero sempre maggiore di attività, come le applicazioni in campo medico o i chatbot.
Secondo l’analisi riportata nello studio, il progresso esponenziale dell’intelligenza artificiale potrebbe sfociare in due scenari estremi, quali l’autodistruzione e l’immortalità.
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