Il futuro dei modelli di gestione dei rifiuti solidi urbani: aumento della raccolta differenziata, maggiore “prevenzione” e conferma del partenariato pubblico privato
La seconda Conferenza Internazionale sul ciclo dei rifiuti solidi urbani, organizzata dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna con Geofor S.p.A., nei giorni scorsi ha messo a confronto i modelli di gestione (pubblici e pubblici-privati) analizzando e presentando esperienze europee e italiane. Sono intervenuti relatori che hanno arricchito il dibattito con i casi di partenariato pubblico - privato del Regno Unito e della Polonia; sono stati presentati i modelli gestionali adottati dalle città di Düsseldorf e di Copenaghen ma anche le esperienze di Napoli (Asia) e di Venezia (Veritas), insieme a quelle toscane di aziende come Publiambiente, Sei Toscana, Quadrifoglio e di Hera.
E’ stato trattato il tema degli strumenti di supporto alla pianificazione e della partecipazione. Rispetto alla partecipazione sono stati discussi casi studio, come quelli della società Isvag di Anversa, quelli emiliani di una società di consulenza, come Focus Lab. La partecipazione, inoltre, è stata discussa sotto il profilo della comunicazione e del coinvolgimento nelle decisioni che possono comportare rischi ambientali e sanitari.
Giovani ricercatori hanno anche avuto l’opportunità di presentare le attività di ricerca nel campo della gestione dei rifiuti. Nell’ambito del seminario toscano legato al progetto comunitario Prisca, coordinato dall’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna, si è parlato di “prevenzione dei rifiuti”. Sono intervenuti anche rappresentanti del Wwf Italia, sulla gestione efficiente delle risorse naturali, delle attività di riutilizzo e di preparazione al riutilizzo; della Regione Toscana sulla prevenzione nel Piano di gestione di prossima emanazione; esponenti di aziende di gestione dei rifiuti solidi urbani (Geofor), esperti ed operatori del settore (Occhio del Riciclone e ReteOnu).
I promorori fanno poi sapere di avere appreso con “rammarico” alcune affermazioni del “Movimento Rifiuti Zero”, secondo cui la Scuola Superiore Sant’Anna “avrebbe appaltato alla società Geofor”, che è stata invece sponsor della manifestazione, l’organizzazione della conferenza internazionale. A differenza di quanto riportato dal Movimento, i temi della raccolta differenziata e della prevenzione hanno avuto uno spazio importante e complementare rispetto a quello centrale dei diversi modelli di gestione del ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. Di fronte ad alcune e-mail spedite all’indirizzo della conferenza dal Comitato “Non Bruciamoci Pisa” e dal “Movimento Rifiuti Zero” - entrambi reclamavano il diritto ad essere invitati come relatori – e giunte a pochi giorni dall’evento, gli organizzatori, non potendo alterare una già fitta e consolidata scaletta, hanno espresso interesse per le esperienze dei due movimenti ed è stato ribadito che i loro rappresentanti sarebbero stati i benvenuti negli ampi spazi di dibattito. L’opportunità è stata colta con l’intervento di una rappresentante del comitato “Non Bruciamoci Pisa”.
Le dichiarazioni del “Movimento Rifiuti Zero” facevano riferimento alla richiesta di un convegno sulla Strategia Rifiuti Zero, che non avrebbe ricevuto nessun riscontro dalla Scuola Superiore Sant’Anna. “Con dispiacere – sottolineano gli organizzatori della Conferenza – dobbiamo smentire quanto riportato dal Movimento, non avendo più ricevuto risposta alle proprie comunicazioni”. Sempre i promotori auspicano che “i dubbi del Movimento sulla ricerca universitaria qualificata possano essere superati non soltanto grazie alla partecipazione ad un evento che ha arricchito in maniera significativa la realtà pisana, ma anche grazie alla possibilità di superare gli ostacoli informatici e di proseguire con un positivo dialogo”.