Interazione robot-animali: le locuste utilizzano avatar robotici come fonte sociale di informazioni per ottimizzare la capacità di sfuggire a potenziali predatori
Uno studio realizzato dall'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha dimostrato per la prima volta la presenza di apprendimento sociale nelle locuste usando dei biorobot. I risultati, pubblicati sulla rivista “International Journal of Social Robotics” segnano un risultato significativo nell'ambito della biologia comportamentale degli insetti e della bionica.
Lo studio è stato condotto dal ricercatore Donato Romano e dal professore Cesare Stefanini, direttore dell’Istituto di BioRobotica. È stato esaminato il comportamento di esemplari di Locusta migratoria nella loro fase gregaria e la loro capacità di apprendimento sociale. L'innovativo approccio ha coinvolto l'interazione tra locuste e robot biomimetici, dimostrando che questi insetti sono in grado di ottimizzare la loro capacità di nascondersi ad eventuali predatori attraverso l'osservazione ed imitazione del comportamento dei loro “avatar” robotici.
I risultati dello studio indicano che le locuste sono influenzate dalle informazioni sociali fornite dai robot, promuovendo l'apprendimento sociale da questi ultimi. I ricercatori hanno utilizzato robot con diverse sagome e colori, rivelando che la forma e il colore più simili a quelle delle locuste giocano un ruolo chiave nell'indurre attraverso apprendimento sociale comportamenti anti-predatori.
"Questo studio prova la presenza di apprendimento sociale in locuste nella loro forma gregaria e ciò emerge in particolari contesti ecologici” commenta Donato Romano, primo autore dello studio. “Le locuste utilizzano attivamente le informazioni sociali fornite dai robot per migliorare il loro comportamento di elusione dei predatori, aprendo nuove prospettive nella comprensione dei comportamenti sociali degli insetti."
Il coinvolgimento delle locuste come soggetti di studio è particolarmente significativo, poiché la relativa semplicità del loro sistema nervoso e la loro capacità di formare grandi aggregazioni le rende un modello ideale per esplorare l'evoluzione e i meccanismi dell'apprendimento sociale negli invertebrati.
Questa scoperta getta le basi per ulteriori ricerche nell'ambito della comunicazione ed apprendimento degli insetti e apre la strada a possibili applicazioni nella ingegneria dei biosistemi. L'interazione animali-robot mostra il potenziale dei robot come vettori di informazione sociale per gli organismi viventi, suggerendo la biorobotica come un approccio avanzato ed ecologicamente sostenibile per lo studio delle complesse dinamiche collettive degli animali e la gestione ambientale.