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  • Istituto di Produzioni Vegetali

L’Istituto di Produzioni Vegetali del Sant'Anna partecipa alla quinta conferenza EPI-CATCH della COST ACTION, a Bordeaux, per condividere nuove conoscenze sui meccanismi epigenetici che regolano la risposta delle coltivazioni ai cambiamenti climatici

Le piante riescono a memorizzare stimoli ambientali passati per rispondere in modo più efficiente a quelli futuri grazie all’epigenetica. Luca Sebastiani ha spiegato come questi meccanismi determinano la risposta delle specie arboree all’ambiente che cambia
Data pubblicazione: 12.07.2024
gruppo Sebastiani al Costo di Bordeaux
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I recenti cambiamenti climatici costringono le piante alla costante esposizione a stress ambientali, inducendo specifiche risposte biochimiche, genetiche ed epigenetiche nell’organismo. Tali risposte sono memorizzate dalla pianta, per favorirne l’adattamento a future avversità. In questo modo le piante, grazie all’epigenetica, ovvero una modificazione ereditabile della struttura del DNA, possono acclimatarsi con rapidità e trasmettere le esperienze passate alle future generazioni.

Luca Sebastiani, docente di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant'Anna, interviene alla quinta conferenza EPI-CATCH della COST ACTION, in programma Bordeaux fino a venerdì 12 luglio, sul tema dei meccanismi epigenetici che determinano la risposta delle specie arboree agli stimoli ambientali. Nell’intervento dal titolo Issues and challenges in study epigenetic responses to environmental stimuli in woody perennials Luca Sebastiani ha presentato casi studio sui quali il gruppo di ricerca Comparative Genomics and Crop Physiology dell’Istituto di Produzioni Vegetali lavora da anni. Un primo esempio è quello del pioppo, sul quale sono stati evidenziati i meccanismi genetici ed epigenetici che permettono alla specie di rispondere con prontezza all’inquinamento da metalli pesanti. Un altro è stato quello dell’olivo, che rappresenta una specie simbolo della cultura e dell’alimentazione Mediterranea. Tale specie si trova esposta con frequenza a stress idrici e salini ed in futuro lo sarà ancora di più per causa dei cambiamenti climatici. È quindi essenziale capire come la specie si adatta ai cambiamenti ambientali per poi poter utilizzare queste informazioni allo scopo di selezionare varietà più resistenti o per attivare le difese naturali della specie.

La conferenza è l’occasione per presentare le ultime ricerche nel campo della regolazione epigenetica e della memoria delle piante esposte a stress ambientali, considerando sia la memoria somatica, ovvero quella sviluppata durante la vita della pianta, che l'eredità inter/transgenerazionale dell'informazione epigenetica.

L'azione COST (CA 19125) nell’ambito del quale viene organizzato il convegno a Bordeaux ha lo scopo di generare, condividere e sviluppare nuove conoscenze e metodologie per studiare il ruolo dei meccanismi epigenetici nell'adattamento delle piante al loro ambiente nel contesto del riscaldamento globale.

Per il gruppo di ricerca Comparative Genomics and Crop Physiology dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant'Anna hanno contribuito allo studio e partecipato alla conferenza a Bordeaux, anche la ricercatrice Alessandra Francini e il ricercatore Andrea Zuccolo, le assegniste Elena Vichi e Giulia Tarquini e le PhD Students Carmen Fidalgo Illesca e Greta Ricci. La conferenza ha rappresentato un’ottima occasione per le giovani ricercatrici di presentare un’ulteriore ricerca, “Impact of Nickel stress on Solanum lycopersicum L. ‘Micro-Tom: Insights into antioxidant defense mechanisms”, di cui Greta Ricci è stata l’autrice principale.

Nella cover da sinistra: Greta Ricci, Carmen Fidalgo Illesca,  Luca Sebastiani, Alessandra Francini, Elena Vichi, Giulia Tarquini.

Altre Immagini: alcuni momenti della partecipazione del team di Comparative Genomics and Crop Physiology alla conferenza.