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Progetto Support4Resilience: trasformare l'assistenza agli anziani attraverso l'empowerment della leadership. Finanziamento di 6 milioni di euro dall'Unione Europea per affrontare la carenza di personale sanitario che gran parte dell'Europa affronta

Data pubblicazione: 29.08.2024
Project S4R Group
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Il progetto di ricerca Horizon Europe Support4Resilience (S4R), iniziato il primo marzo 2024, vuole mettere in grado i leader del settore sanitario di reclutare e trattenere in maniera efficace il personale sanitario nell'assistenza agli anziani. Il progetto quadriennale, finanziato con un budget di 6 milioni di euro dall'Unione Europea, cerca di affrontare la critica carenza di personale sanitario che gran parte dell'Europa sta affrontando. Poiché si prevede che il numero di anziani over 70 in Europa raddoppierà entro il 2050, la richiesta di un servizio sanitario solido e ben funzionante è più pressante che mai. C'è uno squilibrio tra la capacità e la domanda di assistenza agli anziani in Europa. Ne conseguono carichi di lavoro elevati, livelli di stress crescenti e burnout, che non riguardano solo gli operatori sanitari ma anche i parenti delle persone assistite. Tali fattori minano complessivamente la qualità dei servizi sanitari forniti alla popolazione, evidenziando l'urgente necessità di strategie efficaci per trattenere il personale qualificato.

Riconoscendo il ruolo centrale della leadership nella creazione di ambienti di lavoro positivi e di supporto, il progetto Support4Resilience si propone di sviluppare una serie di misure basate sulla ricerca. Queste risorse sono pensate per aiutare i leader a migliorare le condizioni di lavoro e a offrire opportunità di formazione e sviluppo. Tali iniziative sono fondamentali per attrarre e trattenere personale sanitario qualificato, garantendo in ultima analisi l'erogazione di servizi sanitari di alta qualità ai pazienti e alle loro famiglie.

Il progetto sottolinea l'impegno dei governi europei a sostenere i dirigenti sanitari. Fornendo a questi leader gli strumenti e i quadri normativi necessari, l'iniziativa mira a promuovere ambienti in cui prosperino cure di qualità e culture positive sul posto di lavoro. Questo approccio non solo va a vantaggio degli operatori sanitari e dei loro pazienti, ma affronta anche la sfida sociale più ampia di garantire servizi sanitari sostenibili ed efficaci per la crescente popolazione anziana.

Il consorzio S4R comprende 14 partner di 9 Paesi. L'Università di Stavanger (Norvegia), con la professoressa Siri Wiig come ricercatrice principale, guida il progetto. Tra i partner figurano European Forum for Primary Care (Paesi Bassi), Università Stefan Cel Mare di Suceava (Romania), Erasmus University Rotterdam (Paesi Bassi), International Society for Quality in Health Care CLG (Irlanda), Università della Finlandia Orientale (Finlandia), Università Jaume I di Castellón (Spagna), Fondazione Università Jaume I-Businness (Spagna), Turku University of Applied Sciences (Finlandia), Fondazione Casa Cardinale Maffi (Italia), Università di Cipro (Cipro), Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant'Anna (Italia), Norwegian University of Science and Technology (Norvegia) e il partner associato, l'Australian Institute of Health Innovation della Macquarie University (Australia).

Con il progetto Support4Resilience, l'Università di Stavanger e i suoi partner dell'UE compiono un significativo passo avanti nell'affrontare una delle sfide più pressanti dell'assistenza sanitaria odierna. Si prevede che i risultati del progetto avranno un impatto profondo sul modo in cui vengono erogati i servizi sanitari, stabilendo un nuovo standard per la leadership, il mantenimento e la qualità dell'assistenza in Europa.

Per ulteriori informazioni, è disponibile il sito web: https://support4resilience.eu/.

S4R Logo

*Progetto finanziato dall'Unione Europea. I punti di vista e le opinioni espresse sono tuttavia esclusivamente quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione Europea o dell'Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale. Né l'Unione Europea né l'autorità che ha concesso il finanziamento possono essere ritenute responsabili”.

 

Nella foto: rappresentanti dei partner del progetto Support4Resilience