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QS World University Rankings 2020: la Scuola Sant'Anna tra i primi 10 atenei al mondo per impatto della ricerca prodotta in rapporto a docenti e ricercatori e tra i primi 100 per rapporto docenti e allievi

Data pubblicazione: 30.08.2019
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La Scuola Superiore Sant’Anna ottiene nuovi, lusinghieri risultati nella sedicesima edizione del QS World University Rankings, la classifica universitaria globale più consultata al mondo, che comprende i mille migliori atenei a livello globale. La nuova edizione è stata pubblicata mercoledì 19 maggio 2019 dagli analisti di QS Quacquarelli Symonds e la Scuola Superiore Sant’Anna risulta la decima università al mondo relativamente alle “Citations per Faculty”, l’indicatore che misura l’impatto della ricerca prodotta rispetto al numero di ricercatori. Si tratta di “un risultato eccezionale”, come lo definiscono gli stessi analisti di QS Quacquarelli Symonds. Questo non è l’unico indicatore che premia la Scuola Superiore Sant’Anna: si conferma, infatti, tra i primi 200 atenei al mondo e, relativamente alle università italiane presenti nel ranking, mantiene la seconda posizione, dopo il Politecnico di Milano e a pari merito con l’Università di Bologna. Inoltre, la Scuola Superiore Sant'Anna e la federata Scuola Normale Superiore sono le uniche due università italiane a classificarsi entro le prime 100 al mondo nel rapporto “Faculty/Student”, indicatore che misura la proporzione tra docenti e allievi. Gli altri atenei italiani presenti nel ranking, sottolineano gli analisti di QS Quacquarelli Symonds, “si classificano tutti oltre la settecentesima posizione”.

La sedicesima edizione del QS World University Rankings include 34 università italiane, cinque in più rispetto alla precedente. Grazie a questo risultato, l’Italia è il settimo paese più rappresentato al mondo in questa edizione e il terzo dell’Unione Europea, dopo Regno Unito (84) e Germania (47), prima di Francia (31) e Spagna (27).

Per l’Italia, il Politecnico di Milano si conferma per il quinto anno consecutivo la prima università Italiana mentre, a livello globale il MIT Massachusetts Institute of Technology domina la classifica per l’ottavo anno consecutivo, seguito da Stanford University e Harvard University.

La classifica è stata elaborata grazie a “una ricerca rigorosa – spiegano gli analisti - che include le opinioni di 94.000 docenti, accademici e ricercatori e di 44.000 manager e direttori delle risorse umane. Comprende l’analisi di 11.8 milioni di pubblicazioni scientifiche, e di 100 milioni di citazioni. Inoltre, dati sulla distribuzione di 23 milioni di studenti e di circa 2 milioni di docenti e ricercatori sono stati analizzati per compilare la classifica. Lo scorso anno, oltre 70 milioni di studenti hanno consultato il QS World University Rankings”.

Ben Sowter, Direttore della QS Intelligence Unit, ha detto: “Il Politecnico di Milano continua nella sua traiettoria ascendente ed si classifica tra le prime 150 Università al mondo e Sant'Anna Pisa entra tra le top 10 nell’indicatore che misura l’impatto della ricerca prodotta. L’Italia possiede eccellenze universitarie straordinarie e ci auguriamo che la sua classe dirigente le sostenga con investimenti adeguati e politiche lungimiranti”.

Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, ha commentato: “I risultati del QS World University Rankings confermano lo straordinario impegno portato avanti dai docenti e dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dal mio predecessore Pierdomenico Perata, a cui voglio esprimere la gratitudine di tutta la nostra comunità. La nostra strategia, focalizzata in particolare sulla ricerca, si è rivelata vincente e oggi ne arriva un’ulteriore conferma. Considerando le nostre piccole dimensioni, concordo con Ben Sowter, Direttore della QS Intelligence Unit, e ritengo questo risultato sulla ricerca e, più in generale, sul nostro posizionamento complessivo, come un risultato eccezionale”

“I parametri valutati per queste classifiche tengono conto, da un lato, della produzione scientifica e, dall’altro, del livello di reputazione dell’ateneo, validato dalle citazioni ma soprattutto dal riconoscimento tra pari. Riuscire a competere, ad essere conosciuti e soprattutto riconosciuti come istituzione di riferimento internazionale è un elemento di soddisfazione. Considerando che la Scuola Superiore Sant’Anna non è presente in tutte le discipline, ma soltanto nei settori delle Scienze Sociali (Economia e Management, Giurisprudenza, Scienze politiche) e delle Scienze Sperimentali (Ingegneria industriale e dell’informazione, Medicina, Scienze Agrarie e Biotecnologie) e che conta solo su circa 150 tra docenti e ricercatori e circa 250 assegnisti di ricerca, il successo conseguito sulla ricerca è ancora più significativo”.

“Pensando al futuro, la sfida è consolidare questi risultati e investire ancora di più sui temi di frontiera combinando questa eccellente capacità di produzione scientifica con la capacità di divulgarne i risultati, dando pieno compimento alla ‘terza missione’ delle università, per farne un patrimonio che possa dare valore aggiunto alla collettività”.    

Il QS World University Rankings è disponibile in versione completa qui