Quando Galileo Galilei osservava le stelle dal chiostro della Chiesa di Sant'Anna, il 5 giugno conferenza della Lilt sulle rappresentazioni artistiche del grande scienziato

Nell’ambito delle celebrazioni del Giugno Pisano, che per il 2014 ruotano attorno alla figura di Galileo Galilei, in occasione dei quattrocentocinquanta anni dalla nascita a Pisa, la Lilt (Lega italiana per la lotta ai tumori) ha voluto essere presente con una conferenza sulla figura del grande scienziato, in programma per il 5 giugno alle ore 17.00, tenuta da Cristina Cagianelli, archeologa e storica dell’arte, autrice di numerosi lavori apparsi in forma monografica e su riviste scientifiche. Il Rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Pierdomenico Perata, porterà il suo saluto e inmtrodurrà i lavori. Non è casuale la scelta del luogo, la Chiesa di Sant’Anna, inclusa nel complesso edilizio dove ha sede la Scuola Superiore Sant’Anna. Nel 1617, secondo le fonti storiche, proprio dal chiostro del convento oggi inglobato dalla sede del Sant’Anna, Galileo Galilei, in compagnia dell’amico e discepolo Benedetto Castelli, compì importanti ricerche e osservazioni astronomiche prendendo come punto di riferimento il campanile della vicina chiesa di Santa Caterina.
La conferenza è intitolata “L’immagine di Galileo Galilei nell’arte: la gloria e il dramma”, in cui sarà presentata una serie di opere d’arte databili tra il XVII e il XX secolo come pitture, sculture e incisioni, che da una parte idealizzano la figura dello scienziato fino a presentarlo come un santo laico, che sale verso il cielo circondato da figure allegoriche , e dall’altra restituiscono l’immagine di alcuni momenti particolarmente significativi della sua vita. In primo luogo gli esperimenti scientifici, come quello della caduta dei gravi dalla Torre di Pisa e l’osservazione delle oscillazioni della lampada nel Duomo, ma anche le invenzioni o il perfezionamento di importanti strumenti scientifici, come il cannocchiale, che gli dettero gloria e che gli procurarono l’ammirazione e la protezione delle massime autorità civili ed ecclesiastiche.
Sono poi rappresentati gli eventi più drammatici: il processo davanti al tribunale dell’Inquisizione, l’abiura, la perdita della vista, la morte . Ma non mancano i momenti più intimi e privati, che vedono Galileo in compagnia degli allievi o della figlia prediletta, che si era fatta suora e viveva in un convento vicino ad Arcetri, la località alle porte di Firenze dove Galileo si era trasferito proprio per starle vicino e dove arrivò alla fine dei suoi giorni. Molte delle opere che saranno presentate si trovano a Pisa.