RISORSE IDRICHE: NUOVE TECNOLOGIE POSSONO AIUTARE A RAGGIUNGERE OBIETTIVI DI SVILUPPO SOSTENIBILE, WORKSHOP PRESSO UNESCO IHP A PARIGI PROMOSSO DA ISTITUTO DI SCIENZE DELLA VITA

Discutere come l’utilizzo delle nuove tecnologie nel settore della gestione della risorsa idrica possa contribuire a raggiungere gli obiettivi relativi allo sviluppo sostenibile, secondo l’Agenda 2030 adottata dalle Nazioni Unite, con l'accento sulla creazione di sinergie con il programma di ricerca e innovazione dell'Unione Europea “Horizon 2020”. Sono questi gli obiettivi del workshop organizzato dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna per venerdì 30 settembre, in cooperazione con UNESCO – IHP, a Parigi, nel contesto del progetto europeo H2020 FREEWAT.
A settembre 2015, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per porre fine alla povertà e promuovere la prosperità, proteggendo l'ambiente e affrontando i cambiamenti climatici.
La nuova Agenda 2030 pone l’acqua ed i servizi igienico-sanitari al centro, con un obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG6) dedicato proprio all’acqua, con chiari collegamenti ad altri obiettivi in materia di salute, sicurezza alimentare, cambiamento climatico, resilienza a disastri e agli ecosistemi, tra gli altri. Il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi dell’Agenda 2030 richiede che sia affrontato in maniera definitiva il tema dell'accesso universale all'acqua potabile e ai servizi igienici insieme ai problemi di qualità e disponibilità di acqua, in tandem con una migliore gestione delle acque per proteggere gli agro-ecosistemi.
In occasione di questo workshop i relatori sottolineano quali sono i principali e più importanti elementi che possono beneficiare dalla massiccia applicazione di strumenti ICT e quali di questi strumenti sono oggi disponibili per particolari settori della gestione delle acque. Attraverso la presentazione di attività e risultati di progetti di rilevanza internazionale, si discute di come il settore ICT nella gestione dell'acqua potrebbe creare opportunità per creare posti di lavoro innovativi e per giovani professionisti, favorendo anche il raggiungimento degli obiettivi previsti dal SDG8 (favorire una crescita economica sostenibile ed inclusiva, l'occupazione e il lavoro dignitoso).
Tra i relatori, l'eurodeputato Brando Benafei, l'ambasciatore italiano presso l'UNESCO H.E. Vincenza Lomonaco, Flavia Schelegel (UNESCO Vice Direttore Generale per le Scienze Naturali), Blanca Elena Jimenez Cisneros (Division of Water Sciences – Secretary International Hydrological Programme) e i coordinatori di rilevanti progetti H2020 relativi all'acqua.
Luca Sebastiani, direttore dell'Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna, tiene una presentazione sulla gestione delle acque dalla scala della pianta a quella degli agro-ecosistemi; Rudy Rossetto (coordinatore del progetto H2020 FREEWAT) affronta il tema della gestione della risorsa idrica attraverso l’utilizzo di software open source e di pubblico dominio al fine di costruire piani di gestione basati su dati e strumenti di analisi innovativi. La sessione pomeridiana è presieduta da Enrico Pè, preside della Classe di Scienze Sperimentali della Scuola Superiore Sant’Anna.
Il programma e ulteriori informazioni sul workshop sono disponibili qui.