Inizio contenuto principale del sito

  • Istituto TeCIP

“Ritorno al futuro” con FET and the city, la conferenza europea che immagina lo sviluppo delle tecnologie emergenti e più innovative

Data pubblicazione: 28.01.2014
Image for medicina_rigenerativa_-_foto_di_lab_2_per_web.jpg
Back to Sant'Anna Magazine

“Ritorno al futuro” nella “full immersion” di due giorni, il 30 e il 31 gennaio alla Scuola Superiore Sant’Anna, con la conferenza "FET and the city" (FET è l’acronimo che, in italiano, corrisponde a Tecnologie Emergenti Future): qui si daranno appuntamento docenti universitari, ricercatori, scienziati, “visionari” per immaginare e, soprattutto, per confrontarsi sulle tecnologie più innovative e di maggiore impatto sulla società e sulla vita dei cittadini, la cui qualità sarà destinata a migliorare in maniera significativa, negli anni che verranno.

Un viaggio nel futuro, dove concetti oggi complessi potranno trasformarsi in tecnologie semplici da utilizzare e dalla larga diffusione. Uno scenario di grande fascino, dove saranno presentati progetti di ricerca – anche a coordinamento italiano – che muovono i primi passi e che arriva alla Scuola Superiore Sant’Anna, grazie all’ottimo posizionamento nella “geografia della ricerca” a livello europeo, nell’ambito del progetto COFET, una delle azioni finanziate dalla Commissione Europea, DG Connect. La conferenza servirà a disegnare, in concerto con la comunità scientifica europea, i contorni dei progetti che sviluppano le tecnologie emergenti del futuro, appunto le FET, una branca della ricerca ICT (Information communication technology) che si concentra su tecnologie altamente innovative e sperimentali.

FET and the city attrarrà specialisti della ricerca e del rapporto tra ricerca e società, fra i quali si segnalano Massimo Bergamasco, docente di meccanica applicata alla Scuola Superiore Sant’Anna, e Fermin Serrano Sanz, ricercatore spagnolo in sistemi complessi ed autore di “Socientize”, libro verde europeo sulla cosiddetta “scienza cittadina”, caratterizzata dal coinvolgimento attivo dei cittadini, in attività scientifiche e sperimentali. Proprio Massimo Bergamasco è il referente di VERE, uno dei progetti finanziati nell’ambito di FET sviluppati in Italia e, in particolare, con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna. VERE unisce realtà virtuale e neuroscienze, con l’obiettivo di rendere più labile il confine che separa realtà “reale” e quella “virtuale”.

“L’unità FET – sottolinea Cecilia Laschi, Delegato alla Ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna - finanzia ricerca ad alto rischio e ad alto impatto e i progetti FET, in cui la Scuola Superiore Sant’Anna ha una solida tradizione, mirano a innovazioni radicali, soprattutto in virtù di un approccio interdisciplinare. E’ quindi con piacere che il Sant’Anna accoglie le iniziative di diffusione del programma FET che rappresenta, anche nell’ambito del nuovo programma Horizon 2020, un’ottima opportunità per proporre e per svolgere ricerca di base dal carattere interdisciplinare”.

“Ritengo che ospitare la seconda conferenza di questo ambizioso progetto, dopo quella incentrata sul tema del rapporto tra tecnologie e innovazione del 2013 a Londra – spiega Antonio Frisoli, uno dei promotori e docente di Ingegneria all’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna – sia un importante riconoscimento anche per l’Italia, oltre che per la Scuola Superiore Sant’Anna, che vede ulteriormente consolidate le sue eccellenze, anche in numerose aree dei settori ICT e confermato il suo ruolo centrale nel sistema italiano della ricerca”.

“L’idea - spiega Erich Prem di Eutema, che ha promosso l’iniziativa – è consultare in maniera diretta gli esponenti della comunità scientifica europea su come i progetti che studiano e che cercano di generare tecnologie radicalmente innovative debbano cercare il coinvolgimento di attori sociali e degli stessi cittadini. Si parlerà insomma sia di ‘outreach’, cioè di come informare il pubblico sulle attività e sui risultati della ricerca scientifica, sia di ‘inreach’, cercando di ipotizzare come cittadini e soprattutto i giovani possano essere coinvolti in attività sperimentali e di ricerca”.

“L’Italia - ribadisce Ian Morgan, direttore di Optimat, società di consulenza scozzese co-organizzatrice dell’evento alla Scuola Superiore Sant’Anna - ha un’ottima partecipazione nel programma ‘Fet’ e diversi progetti a coordinamento italiano saranno rappresentati nella conferenza, come il progetto ‘SIEMPRE’ dell’Università di Genova, il progetto ‘PLEASED’, che studia l’utilizza delle piante come dispositivi di sensoristica complessa, coordinato da W-Lab, una struttura collegata all’Università La Sapienza di Roma, o il progetto PolyWEC della Scuola Superiore Sant’Anna, che mira a ricavare a bassissimo costo elettricità dalle onde marine.

L’iscrizione alla conferenza è gratuita, ma è obbligatorio registrarsi contattando via email il segretariato del progetto (email office@fet2020.eu) o Martin Marek di Eutema (email marek@eutema.com). Ulteriori informazioni su www.fet2020.eu e sul profilo Twitter @FET2020.