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  • Istituto di BioRobotica

ROBOTICA, CINA LANCIA AMBIZIOSO PIANO DI SVILUPPO: ISTITUTO DI BIOROBOTICA E AZIENDA PARTNER DELLA SANT’ANNA INVITATI ALLA “WORLD ROBOT CONFERENCE”

Data pubblicazione: 26.11.2015
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La robotica guarda alla Cina, dove entro il 2020, secondo le intenzioni del governo di Pechino, dove - soltanto nelle fabbriche - saranno installati 800mila robot. La ricerca e l’industria italiana, leader riconosciute a livello internazionale, possono dare un importante contributo alla diffusione della robotica e della biorobotica in Cina. In questo contesto si colloca la partecipazione dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e di COMAU – azienda che con la Scuola Superiore Sant’Anna ha avviato da tempo un’importante collaborazione – alla World Robot Conference, ospitata a Beijing, rappresentati rispettivamente dal suo direttore Paolo Dario e dal dirigente, nonché ex allievo e presidente della International Federation of Robotics, Arturo Baroncelli.

Bastano pochi dati a rendere l’idea dell’importanza di questo evento: 5mila invitati e più di 100 espositori. Alla World Robot Conference il governo cinese ha presentato i contorni del suo ambizioso programma di diffusione e di sviluppo della robotica, fortemente voluto dal presidente Xi Jinping. Durante l’intervento di apertura il vice presidente cinese Li Yuanchao ha avuto modo di sottolineare come gli 800mila robot industriali, da rendere operativi entro i prossimi cinque anni, potranno creare un giro di affari pari a 100 miliardi di Yuan, circa 15,7 miliardi di dollari. Un mercato dal quale non potranno mancare le aziende internazionali, ha lasciato intendere il governo di Pechino, con benefici effetti non soltanto per la Cina.

L’industria è uno dei settori per i quali la Cina pensa all’utilizzo dei robot. Sempre il vice presidente Li Yuanchao ha ribadito come il mercato cinese potrà offrire un enorme sviluppo per i robot di servizio, con particolare riferimento a quelli chiamati ad assolvere compiti legati agli effetti del crescente invecchiamento della popolazione. Su questo tema l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna coordina numerosi progetti internazionali di ricerca, dedica attività e laboratori, come l’Assistive robotics laboratory.  Per limitarsi a un solo esempio, basta pensare a Robot-Era, progetto sostenuto dalla Commissione Europea che ha realizzato tre robot autonomi per mantenere elevate qualità della vita e autonomia nelle persone che, altrimenti, dovrebbero ricorrere al supporto altrui per le operazioni della vita quotidiana.

A ribadire il forte interesse della Cina verso la ricerca e per le aziende italiane l’importante spazio riservato a Paolo Dario e ad Arturo Baroncelli: i rispettivi interventi hanno occupato un ruolo centrale nella giornata di apertura dei lavori e sono stati presentati in seduta plenaria. In particolare, Paolo Dario si è soffermato sulle sfide attese dalla robotica nei prossimi dieci anni, mentre Arturo Baroncelli ha spiegato come realmente i robot stiano (positivamente) conquistando il mondo.

La robotica costituisce dunque un altro settore per avviare o consolidare rapporti di cooperazione scientifica e di collaborazione industriale tra l’Italia e la Cina. Questa nuova missione, tra l’altro, arriva all’indomani della “China–Italy Science, Technology & Innovation Week 2015”, che si è svolta tra Pechino e Chongqing, con la cui università la Scuola Superiore Sant’Anna ha avviato una partnership da oltre 10 anni.

Nelle foto: Paolo Dario, Arturo Baroncelli

Immagine di apertura tratta da www.news.cn