A Seattle e Osaka Stefano Mazzoleni presenterà gli studi condotti nell'ambito del Progetto ”Teleriabilitazione e Robotica”
Dopo aver recentemente ospitato un importante meeting europeo che ha visto la partecipazione di 35 ricercatori provenienti da 19 paesi europei e Israele, ora le attività di ricerca del Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione, una struttura di ricerca congiunta tra Auxilium Vitae e Scuola Superiore Sant’Anna, attraversano gli oceani per raggiungere gli USA ed il Giappone.
L’Ing. Stefano Mazzoleni, ricercatore dell’Istituto di Biorobotica e il Dr. Federico Posteraro, Neuroriabilitatore dell’Auxilium Vitae, parteciperanno alla prossima Conferenza Internazionale di Riabilitazione Robotica (ICORR 2013), che si terrà a Seattle dal 24 al 26 giugno, presentando un contributo scientifico sugli effetti della riabilitazione robotica dell’arto superiore nei pazienti affetti da ictus in fase sub-acuta e cronica. Coautori dello studio sono la Prof. ssa Maria Chiara Carrozza e la fisioterapista Micol Tiboni, ai quali si aggiungono il dott. Patrizio Sale, il prof. Marco Franceschini dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma che hanno collaborato alla ricerca.
Il lavoro descrive gli effetti della terapia riabilitativa mediante il sistema robotico InMotion2, attualmente operativo presso il reparto di Riabilitazione Neurologica di Auxilium Vitae, in pazienti post-ictus in fase subacuta mediante un'analisi di parametri cinematici. Lo studio evidenzia i miglioramenti nelle prestazioni motorie dell'arto superiore dopo il trattamento robotico.
Lo studio è stato eseguito nell’ambito del Progetto ”Teleriabilitazione e Robotica” finanziato dalla Regione Toscana all’interno del Programma per la Ricerca Regionale in Materia di Salute 2009 e parzialmente sostento anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra.
Sempre all'interno della conferenza ICORR, il dott. Stefano Mazzoleni ha organizzato insieme ai colleghi Rui Loureiro (Middlesex University London, UK) e Michelle Johnson (Marquette University, USA), un workshop che si svolgerà il 26 giugno presso la University of Washington dal titolo: "Robotics for neurorehabilitation: strategies to increasing impact on clinical and industrial field".
Il workshop rappresenta un'occasione preziosa di confronto tra ricercatori, professionisti della riabilitazione e rappresentanti delle industrie che progettano e realizzano sistemi robotici per continuare a rafforzare l'impatto di questa tecnologia per il miglioramento della qualità di vita di pazienti con patologie neurologiche.
Maggiori dettagli relativi al workshop sono disponibili a questo indirizzo.
Nell’ambito del Progetto ”Teleriabilitazione e Robotica” è stato portato a termine anche un secondo studio, sempre sull’ictus ma nei pazienti affetti da disabilità cronica, che verrà presentato dall’Ing. Stefano Mazzoleni, nell’ambito della 35° Conferenza Internazionale della Società di Ingegneria, Medicina e Biologia (EMBC 2013) che si terrà a Osaka nei primi giorni di luglio. Anche in questo studio sono coinvolti come coautori la Prof. ssa Maria Chiara Carrozza e la fisioterapista Rossella Crecchi.
Sempre nel corso dell’evento che si terrà a Osaka, l’Auxilium Vitae sarà presente con un ulteriore contributo scientifico relativo alla progettazione di un prototipo di ortesi meccanotronica per il controllo ed il trattamento della spasticità sviluppata dal Laboratorio di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna in collaborazione con il Dr. Posteraro, la Dott.ssa Valentina Cianferotti ed i fisioterapisti dell'Auxilium Vitae.
La progettazione e sviluppo del sistema, che sarà presentata dall’Ing. Nicola Vitiello, è stata possibile grazie al Progetto EarlyRehab finanziato dalla Regione Toscana all’interno del Programma per la Ricerca Regionale in Materia di Salute 2009 al quale hanno partecipato anche gli Ingegneri Francesco Giovacchini, Marco Cempini, Matteo Moisè, Marco Cortese e la Prof. ssa Maria Chiara Carrozza.
Il confronto sullo sviluppo e utilizzazione di tecnologie avanzate con i colleghi giapponesi, senza dubbio molto esperti nell’ambito della robotica, sarà particolarmente interessante anche per possibili future collaborazioni.
Si conferma quindi il successo di una realtà in cui la sinergia tra medici, ingegneri, tecnici della riabilitazione e pazienti ha portato alla costituzione di un team multiprofessionale che ha reso possibile attività di ricerca di respiro internazionale sia nell’utilizzazione delle tecnologie avanzate in ambito clinico-riabilitativo, sia nello sviluppo e la sperimentazione di nuovi prototipi con interessanti ricadute nello sviluppo industriale in grado di attirare potenzialmente finanziamenti privati oltre che istituzionali.